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"Avvilente deriva antisemita". Caso Fiano, Fassino contro la sinistra
Oggi 29-10-25, 18:38
Piero Fassino, storico segretario del Pd e parlamentare dem di lungo corso, torna - sull'Altravoce - a prendere le difese del collega Emanuele Fiano, vittima di un'aggressione squadristica di un gruppo di ProPal che gli hanno impedito di partecipare a un convegno dedicato al Medio Oriente all'Università di Venezia. Fassino parla di «deriva della sinistra», ricordando che l'episodio «si colloca al culmine di una sequenza di atti diffusisi a macchia d'olio senza che vi sia stata una adeguata reazione democratica». Dal ristorante di Napoli che si rifiuta di accogliere due clienti israeliani, al negozio di Milano che affigge alle sue vetrine «qui non si accettano ebrei»; dai turisti ebrei aggrediti in autogrill perché indossavano la kippah ai senati accademici che interrompono collaborazioni con università israeliane e così via. Una deriva da parte della sinistra, precisa Fassino, «di cui è simbolo l'uso generalizzato della parola genocidio. Così come abbonda il conferimento di cittadinanze onorarie e premi a Francesca Albanese, divenuta icona dei movimenti ProPal». L'ex segretario del Partito Democratico non deplora la contestazione del governo di Bibi Netanyahu, e stigmatizza la violazione dei diritti umani a Gaza, ricordando che tali critiche sono state più volte espresse dallo stesso Fiano. Ma Fassino giudica «inaccettabile identificare l'intera società israeliana con il suo governo, quando da più di due anni le piazze delle città israeliane sono piene di donne e uomini che contestano la politica di Netanyahu». E rincara: «Così com'è inaccettabile considerare ogni ebreo, ovunque viva nel mondo, complice del governo israeliano e corresponsabile delle sue politiche, legittimando così il diffondersi di pulsioni antisemite». Posizioni estreme, secondo l'ex segretario del Pd, che vanno contrastate «con fermezza, sostenendo invece il mondo sionista democratico che vuole convivenza e pace». Fassino conclude quindi la sua requisitoria contro la Sinistra italiana, giudicando «ancor più avvilente vedere chi, dichiarandosi progressista, accetta quasi con soddisfazione che a difensore del mondo ebraico si erga strumentalmente quella destra che ha alle spalle una lunga storia antisemita ed è erede di chi ha concorso a inviare milioni di ebrei nelle camere a gas».
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