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Barche delle Ong davanti all'Eurocamera. Quella sinistra che vuole l'invasione
Oggi 13-05-25, 09:20
Un nuovo delirio immigrazionista. Una propaganda scandita a forza di slogan, di immagini e di gommoni, volta a contrastare il nuovo corso tracciato da Giorgia Meloni. Lo stesso che Ursula von der Leyen vuol seguire alla lettera. Sono più di cento le barchette di carta, a grandezza naturale, esposte davanti al Parlamento europeo a Bruxelles per richiamare l'attenzione sul fenomeno migratorio. L'iniziativa organizzata dall'associazione tedesca per il benessere dei lavoratori (Awo) e ribattezzata «100 barche - 100 milioni di persone» è stata pensata per inviare un messaggio alle persone in fuga da calamità naturali, guerre, povertà e fame. Le barche di carta erano apparse già a Berlino per la giornata mondiale del rifugiato, il 20 giugno 2024. L'Awo chiede «maggiore umanità, responsabilità e una politica di asilo dell'Ue basata sulla solidarietà». La solita retorica no borders, espletata, nero su bianco, nel manifesto di Awo: creare vie di accesso legali (e senza limiti) per i migranti, creare un sistema di asilo europeo equo, di rafforzare la coesione sociale, sostenere l'integrazione, per sviluppare la cultura dell'accoglienza. Non è ancora chiaro chi abbia fisicamente autorizzato questa iniziativa e se vi sia un sostegno economico da parte delle istituzioni continentali. «La piazza di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles sembra un ritrovo di un centro sociale per un'iniziativa immigrazionista. Un centinaio di installazioni d'arte rappresentate da barche con un chiaro messaggio pro accoglienza – ha ricordato l'europarlamentare della Lega, Silvia Sardone –. Secondo i proponenti, il progetto artistico socio-critico, sviluppato da studenti di un istituto di Düsseldorf insieme a degli artisti, mira a sensibilizzare sulla necessità di offrire a tutti un'accoglienza dignitosa e di essere più umani. Insomma, la solita retorica buonista e immigrazionista. Tra le barche rappresentate ci sono anche raffigurazioni di due ONG tedesche note per la loro attività che favorisce l'immigrazione irregolare, come Sea Watch e Humanity. La prima, come ricordiamo tutti, nel 2019 aveva come capitana l'attuale eurodeputata Carola Rackete. Chiederò con un'interrogazione al Parlamento Europeo se ci sono coinvolgimenti e autorizzazioni delle istituzioni europee in questa iniziativa e quali siano i collegamenti con le attività parlamentari. Non vorremmo che ripartisse l'ennesima campagna delle ONG contro qualsiasi riforma delle procedure di accoglienza, asilo e rimpatri che si attendono da anni a Bruxelles. Non abbiamo bisogno della solita propaganda venduta come arte, con un'impronta di estrema sinistra, a favore dell'accoglienza senza freni. Abbiamo invece urgenza di un'Europa che difenda i propri confini e che la smetta di facilitare le operazioni criminali dei trafficanti di uomini».
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