s
Bce: tassi restano invariati, Europa cresce ma prospettive restano incerte
Oggi 30-10-25, 17:34
Prosegue la pausa nella politica monetaria della Bce che per la terza volta consecutiva ha lasciato il tasso sui depositi invariato al 2 per cento, il tasso sui rifinanziamenti principali al 2,15%, e quello sui prestiti marginali al 2,40%. Nella riunione di Firenze, tenutasi a palazzo Corsini in un "clima amichevole" come l'ha definito il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, la discussione è stata ampia ma "c'è stata assoluta unanimità sulle decisioni prese", assicura la presidente Bce Christine Lagarde. "Siamo in una buona posizione" anzi "direi che grazie all'ospitalità della Banca d'Italia siamo in una posizione magnifica", scherza la numero uno di Francoforte. "E' definitiva? No, ma faremo il possibile per restarci", e questo comprende il continuare a decidere "volta per volta" sui tassi, con un approccio "guidato dai dati" e "senza un percorso prestabilito". L'economia "ha continuato a crescere nonostante le sfide globali. Il futuro resta incerto, per le dispute commerciali e le tensioni geopolitiche", spiega Lagarde secondo cui la crescita del Pil dell'Eurozona allo 0,2% "è un po' più alta delle attese, non mi lamenterei troppo", ed è spinta dal turismo e dai servizi digitali, in particolare gli investimenti in AI. Per la presidente Bce l'accordo commerciale raggiunto in estate tra Ue e Usa, il cessate il fuoco in Medioriente e i progressi tra Usa e Cina "hanno attenuato alcuni rischi al ribasso per la crescita economica" ma "lo scenario tuttora variabile del commercio mondiale potrebbe causare l'interruzione delle catene di approvvigionamento, frenare ulteriormente le esportazioni e gravare su consumi e investimenti". Inoltre "un deterioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari potrebbe determinare condizioni di finanziamento più stringenti, maggiore avversione al rischio e l'indebolimento della crescita. Le tensioni geopolitiche, in particolare la guerra ingiustificata della Russia contro l'Ucraina, rimangono fra le principali fonti di incertezza". In particolare per quanto riguarda l'inflazione "le prospettive sono più incerte del solito, per effetto dello scenario tuttora variabile delle politiche commerciali a livello mondiale" ma gli indicatori "si mantengono coerenti con l'obiettivo del 2%". La riunione sul Lungarno è stata anche l'occasione per passare alla fase successiva di sviluppo dell'euro digitale, che vedrà i primi test pilota nel 2027 con la possibilità di essere a tutti gli effetti operativo nel 2029, sempre che i legislatori europei adottino il regolamento sulla sua istituzione nel corso del 2026. "Stiamo andando verso una nuova era", in cui "non forse non sarà necessario avere delle banconote", sottolinea Lagarde. "Aumenterà la concorrenza nel settore bancario" assicura Panetta, dando agli istituti la possibilità di offrire ai propri clienti servizi oggi in mano a operatori extra Ue, mentre per quanto riguarda i costi - 1,3 miliardi di euro per lo sviluppo fino alla prima emissione, circa 320 milioni di costi operativi annuali successivi e costi di sviluppo esterni fino alla prima emissione sono stimati a circa 265 milioni di euro all'anno a partire dal 2029 - saranno a carico del sistema bancario anche se "credo non sia saggio discutere dei costi prima di discutere dei benefici".
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Il Tempo
20:29
Lazio, un Consiglio in Salute fa tappa all'Inps di Latina
Il Tempo
20:09
Webuild, al WEF di Palermo arriva la sala immersiva Evolutio
Il Tempo
20:02
