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Bocchino e gli insulti choc di De Giovanni. "Col liquido giusto...", "volgare e pavido"
Oggi 12-07-25, 13:17
Uno scontro aspro nella kermesse estiva Il libro possibile, festival in corso a Polignano a Mare, tra Italo Bocchino e Antonio Padellaro e la solita ondata di odio social in cui spicca l'insulto inqualificabile dello scrittore Maurizio De Giovanni. Al festival pugliese tra il pubblico va in scena una contestazione al governo Meloni accusato tra le altre cose di "genocidio" e ogni volta che Bocchino, giornalista ed ex parlamentare di centrodestra, interviene piovono fischi. Con la firma del Fatto il confronto è serrato. Padellaro attacca."Tu sei innamorato di Giorgia Meloni tant'è vero che l'hai proposta per il premio Nobel per l'economia". Bocchino chiarisce: "L'ho detto in una trasmissione televisiva, che Meloni con i numeri che ha fatto sarebbe da proporre per il Nobel per l'Economia. La colpa più grave è non dire con chiarezza i danni che ha fatto la sinistra al Paese". Il direttore editoriale del Secolo d'Italia in seguito attacca Elly Schlein e il Pd: "Non c'è una proposta alternativa della sinistra. La politica della Schlein è ballare al Gay Pride, inaugurare il murale dedicato a Michela Murgia...". Dichiarazioni che provocano la reazione di Padellaro: "Non ti permettere, era una grande scrittrice, morta di tumore". Bocchino poco prima se l'era presa con i contestatori: "Il governo Meloni è il migliore dei governi che l'hanno preceduto, lo dicono tutti i numeri...Voi continuate a fare 'buuu' e sarete sempre più minoranza. Perché il governo Meloni è l'unico governo di una democrazia occidentale che a metà mandato ha più consenso di inizio mandato". Il video inizia a girare sul web e scatena gl insulti da parte della galassia democratica (a parole...) nei confronti di Bocchino. Il più corrosivo è quello dello scrittore napoletano De Giovanni: "Lavati la bocca, prima di nominare Michela. Lavatela col liquido giusto. Ignorante, ottuso, piccolo uomo", attacca lasciando inquietanti sospetti sul liquido che Bocchino dovrebbe usare. "Sono stupito, amareggiato e offeso perché Maurizio De Giovanni, senza aver ascoltato le mie parole ovviamente, ha fatto un commento volgare e pavido, perché non ha avuto il coraggio di mettere il nome. Tipico delle persone senza attributi e senza coraggio" afferma Bocchino, raggiunto da Il Tempo. "Non ho fatto nessuna critica alla Murgia - chiarisce Bocchino - pur ritenendola distinta e distante anni luce da quello che è il modello valoriale mio, della maggioranza italiana e delle persone di destra, non mi sono permesso di attaccare lei. Io ho spiegato che la sinistra si è posta fuori dalla storia e anziché difendere i più deboli ha una leader come la Schlein che si dà come obiettivo quello di ballare sul carro del gay pride e che ha fatto un caso politico l'inaugurazione del murale della Murgia". E ancora: "Ho spiegato che ai cittadini non gliene frega niente di una leader politica che va a inaugurare, chi se ne frega del murale della Murgia e chi se ne frega della Murgia, ecco il senso del mio intervento in cui ho criticato la scelta della Schlein e l'uso strumentale che fa lei" della scrittrice sarda.
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