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Bondi Beach, da governo australiano arriva l'ok alla riforma della legge sulle armi
Oggi 15-12-25, 10:03
Il governo australiano ha deciso di riformare la legge sulle armi dopo la strage di Bondi Beach, alla periferia di Sydney, dopo almeno 15 persone sono state uccise da due uomini, padre e figlio, che hanno sparato contro le persone riunite a festeggiare l'Hannukkah. Durante una riunione di governo, presieduta dal premier australiano Anthony Albanese, è stato ''convenuto che era necessario un intervento forte, deciso e mirato sulla riforma della legge sulle armi come azione immediata, compresa la rinegoziazione dell'Accordo nazionale sulle armi da fuoco, istituito dopo la tragedia di Port Arthur del 1996, per garantire che rimanga il più solido possibile nell'attuale contesto di sicurezza in continua evoluzione''. In una nota diffusa al termine della riunione si legge che ''i primi ministri hanno concordato di rafforzare le leggi sulle armi in tutto il Paese'', polizia e procuratori generali sono chiamati a elaborare delle opzioni. Sul tavolo, l'istituzione del Registro nazionale delle armi da fuoco e il ruolo dell'intelligence criminale per valutare le licenze per armi da fuoco. Si intende poi limitare il numero di armi da fuoco che un singolo individuo può detenere, le licenze per armi da fuoco a tempo indeterminato e i tipi di armi legali. Inoltre una condizione per ottenere una licenza per armi da fuoco sarà possedere la cittadinanza australiana. Come priorità immediata, il governo australiano inizierà a lavorare su possibili ulteriori restrizioni doganali sulle importazioni di armi da fuoco e di altri tipi di armi, tra cui la stampa 3D, le nuove tecnologie e le attrezzature per armi da fuoco che possono contenere grandi quantità di munizioni.
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