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Bonolis, critiche alla ex Bruganelli? "Pubblico morboso". E sul Festival di Sanremo...
Oggi 09-08-25, 11:30
Paolo Bonolis è pronto a tornare in grande stile tra televisione e cinema, confermando la sua versatilità e la capacità di muoversi con ironia tra generi e contesti diversi. Dal 27 agosto lo vedremo nuovamente prestare la voce al Grande Puffo nel nuovo film d'animazione diretto da Chris Miller. Un ritorno alle origini per il conduttore, che aveva già lanciato "I Puffi" nel lontano 1982 ai tempi di "Bim Bum Bam". "Forse perché siamo coetanei ci siamo ritrovati con la stessa età da gestire" ha scherzato il conduttore a tal proposito. E poi, riguardo al suo ruolo nel doppiaggio, lo ha definito: "l'unica tassa che pago volentieri". Il suo rapporto con il cinema, in ogni caso, non è del tutto nuovo: Bonolis ha recitato in "Commediasexi" di Alessandro D'Alatri ma soprattutto, altra grande news, presto comparirà nella nuova ed attesissima stagione de "I Cesaroni" interpretando il ruolo di sé stesso. Accanto agli impegni cinematografici, tuttavia, Bonolis si sta preparando ad una nuova avventura televisiva: sarà tra i giurati di "Tú sí que vales", grazie a un invito firmato Maria De Filippi. Sul fronte della cronaca rosa, invece, a far discutere è stata la partecipazione dell'ex moglie Sonia Bruganelli a "Ballando con le stelle". Una vicenda che Bonolis liquida con fermezza: "Un certo pubblico è morboso. La mia risposta è l'indifferenza. Chi si nutre di vite altrui evidentemente ha degli irrisolti", dice al Corriere della Sera. E sulla possibilità di scendere in pista come concorrente ironizza: "Ma siamo matti? Ho un ginocchio che vive di vita propria". Inevitabile anche il tema "Festival di Sanremo". Dopo averlo condotto nel 2005 e nel 2009, Bonolis non esclude un terzo ritorno, ma solo a precise condizioni: "Dipende dalle circostanze. Lo farei solo se potessi costruire una direzione artistica come la intendo io. Oggi non c'è questa possibilità, e va bene così", ha detto. In chiusura, il conduttore ha voluto esprimere il proprio punto di vista sul futuro della tv generalista, spesso data per spacciata: "La tv non è un obbligo: c'è chi cerca informazione e chi ha bisogno di leggerezza. Quella generalista è un anticalcare per la vita".
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