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Bufera sui rom minorenni. Sardone: "Spesi 1,8 miliardi per progetti ideologici"
Oggi 14-08-25, 12:34
Una morte assurda, che non può (e non deve) trovare alcuna giustificazione. Perché la tragica fine di Cecilia De Adris è solo la drammatica conseguenza del buonismo col quale la sinistra, da sempre, ha scelto di gestire i nomadi presenti in Italia. Gli zingari (parola che tutti comprendono, ma che il politicamente corretto ha cercato di mettere al bando), i loro campi e la difficoltà, per molti di loro, di rispettare le più elementari regole di convivenza civile sono al centro di un aspro dibattito. «La drammatica vicenda di Cecilia De Astis e dei 4 baby delinquenti rom sotto i 14 anni rilancia la questione sugli effetti, clamorosamente inefficaci, delle politiche di integrazione e di inclusione verso le comunità di nomadi- ha ricordato il vicesegretario della Lega, Silvia Sardone- In risposta a una mia interrogazione la Commissione Europea ci fa notare di aver finanziato una spesa mirata per i Rom che comprende un totale di 1,8 miliardi di euro per migliorare l'accesso all'istruzione, l'occupazione e l'inclusione e per sostenere la società civile che lavora con le comunità emarginate». Poco meno di due miliardi di euro. Una cifra enorme che, evidentemente, non è servita per creare unavera e autentica integrazione nella società italiana. «Inoltre nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale, nel periodo 2021-2027 sono stati stanziati 22 miliardi di euro per migliorare l'accesso a servizi inclusivi e di qualità e ridurre le disparità socioeconomiche e territoriali per le comunità emarginate, compresi i rom». Ma non basta. La fiera dello spreco ha visto partorire anche tre progetti universitari. Il primo è denominato Equalstrengh, costerà 2.3 milioni di euro e documenterà anche le esperienze vissute e le strategie di resilienza adottate per affrontare la discriminazione quotidiana. Vi è poi il Raise (2.9 milioni), che verificherà l'ipotesi secondo la quale è possibile attenuare il razzismo strutturale se le persone e le istituzioni in cui operano sono consapevoli dell'esistenza di tali processi di confinamento impliciti. Dulcis in fundo l'Undeterred (3 milioni) che prediligerà la dimensione sistemica della discriminazione e si soffermerà sul miglioramento delle conoscenze su norme, procedure e pratiche che danno origine alle disuguaglianze. "Così si continuano a sprecare miliardi e risorse per studi e progetti ideologici che spesso non portano alcun risultato, soprattutto in comunità che non hanno alcuna voglia di integrarsi - ha aggiunto Sardone- A questi si aggiungono anche progetti come quello del Comune di Milano: 3 milioni contro le discriminazioni etniche e per contrastare l'antiziganismo». Verrebbe da chiedersi quali mirabolanti obiettivi sono stati fin qui raggiunti. «I risultati? Sconosciuti. Non è con i fondi a pioggia che si risolvono queste situazioni, non è con il buonismo che si dà un futuro a bambini e adolescenti educati all'illegalità». Nel frattempo alcuni componenti delle famiglie dei presunti assassini di Cecilia De Adris avrebbero lasciato il campo rom di via Selvanesco. Dura anche la presa di posizione di Roberto Vannacci. «Non è un tragico incidente, mail risultato di anni di politiche fallimentari, di campi tollerati nonostante degrado e illegalità, di un sistema che rende impuniti anche i responsabili di atti gravissimi solo perché hanno qualche anno in meno». L'europarlamentare del Carroccio ha puntato il dito contro il sindaco Sala. «Chi governa Milano e chi ha sostenuto queste scelte ha una responsabilità morale enorme. Non basta piangere la vittima: servono decisioni nette, sgomberi immediati, tolleranza zero per chi viveal di fuori delle regole e genitori che non educano i propri figli al rispetto delle leggi». E dai vertici nazionali sinistra, che un giorno sì e altro pure siede accanto ai Pro Pal, difende Hamas e osteggia Israele, nemmeno una parola per Cecilia De Astis. Morta per ilbuonismo di una classe dirigente mediocre.
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