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Capezzone inchioda De Cesare: "Cosa erano le Br?", le ambiguità della prof
Oggi 06-12-25, 12:19
Confronto acceso in tv a FarWest, la trasmissione di Salvo Sottile su Rai3, con Daniele Capezzone, direttore de Il Tempo, che maschera le ambiguità della filosofa Donatella De Cesare, già candidata di Alleanza Verdi e Sinistra in Campania e protagonista di dichiarazioni sconcertanti dopo il decesso dell'ex brigatista Barbara Balzerani. La professoressa ha rivendicato di aver scritto «parole che molti altri hanno scritto quel giorno», spiegando di aver vissuto «gli anni Settanta» e di essere parte di una generazione che ha creduto nella trasformazione sociale e nella non violenza. Capezzone ha immediatamente contestato la posizione, accusandola di ambiguità e di aver espresso «commozione per un'assassina». «Le Brigate Rosse non erano terrorismo?», ha incalzato il direttore, reagendo con durezza alla distinzione — proposta da De Cesare — tra terrorismo “nero” e violenza “rossa”, evitando accuratamente nell'occasione una parola per le vittime delle Br. La tensione è salita ulteriormente quando la filosofa ha affermato di aver «sempre condannato la violenza», ricordando le manifestazioni contro le stragi neofasciste e contro «le bombe di Piazza Fontana». Capezzone, però, ha insistito sulla necessità di una parola chiara per le vittime delle Brigate Rosse, accusando l'interlocutrice di indulgenza verso la figura della Balzerani. «Siete ambigui, oggi come ieri». La prof scaglia la palla in tribuna proponendo la chiusura di CasaPound che è «davvero il peggio del peggio» con Capezzone che sottolinea come De Cesare vuole bandire i gruppi di destra mentre «agli amici vostri rossi dobbiamo stendere tappeti». La docente a riprova, a suo dire, del suo equilibrio chiede al direttore di informarsi cn i suoi studenti. «Ma poveracci, meriterebbero un'assicurazione», è la replica di tranchant di Capezzone.
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