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Charlie Kirk, caccia al killer: “È in età universitaria”. Trovati arma e proiettili con scritte antifasciste
Oggi 11-09-25, 16:32
Passi in avanti nell'indagine condotta degli investigatori americani per identificare l'assassino del 31enne Charlie Kirk, attivista e influencer conservatore, convinto sostenitore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'agente speciale dell'Fbi Robert Bohls, nel corso di una conferenza stampa a Washington, ha dichiarato che gli inquirenti sono in possesso di impronte di piedi, palmi e avambracci del presunto killer di Kirk, elementi che gli esperti stanno vagliando in maniera accurata. “Stiamo esaminando attentamente anche le segnalazioni - ha rivelato Bohls -. Stamattina ne abbiamo ricevute più di 130”. Un fucile a otturatore girevole-scorrevole ad alta potenza è stato recuperato nell'area in cui si è dato alla fuga l'assassino dell'attivista, il quale si sarebbe lanciato da un tetto per trovare una via di fuga dopo aver sparato il colpo mortale. I poliziotti hanno ritrovato anche altre munizioni con incisioni che richiamano espressioni di ideologia transgender e antifascista. Presumibilmente proprio uno dei questi fucili sembrerebbe sia stato utilizzato per l'uccisione di Kirk. A riferirlo è stato il Wall Street Journal, citando un bollettino interno delle forze dell'ordine. Il vecchio modello di fucile da caccia che sarebbe stato utilizzato dal killer era nei boschi vicino al luogo della sparatoria, avvolto in un asciugamano con un bossolo ancora in canna. Nel caricatore c'erano anche tre colpi non sparati, tutti con le scritte. Secondo l'Fbi l'assassino di Kirk “sembra essere in età universitaria” e “si è mescolato” con la popolazione universitaria del campus dello Utah dove è avvenuta la sparatoria. Sarebbe a disposizione delle autorità “un buon video” che riprenderebbe il sospetto omicida. Le immagini, però, per il momento non verranno diffuse. “Siamo fiduciosi nella nostra capacità di rintracciare quell'individuo”, ha aggiunto il commissario di polizia dello Utah, Beau Mason. “Se non riusciremo a identificarlo immediatamente – ha continuato – chiederemo aiuto al pubblico e ai media diffondendo le immagini. Stiamo facendo tutto il possibile per trovarlo ma non siamo ancora sicuri di quanto sia arrivato lontano”. Le autorità sono riuscite a seguire i movimenti del killer prima e dopo la sparatoria, fino alla sua scomparsa. Mason, ha dichiarato che l'aggressore è arrivato nel campus della Utah Valley University alle 11.52. L'uomo è stato poi avvistato lungo le scale e fino al tetto, da dove ha sparato il colpo mortale. Dopo la sparatoria, le autorità hanno seguito i movimenti del killer mentre si spostava dall'altra parte dell'edificio, saltava dal tetto e fuggiva in un quartiere vicino. Mason, ha chiesto al pubblico di essere “paziente” mentre si continua a indagare sull'assassino di Charlie Kirk. Il commissario di polizia ha spiegato che le due persone arrestate, poi rilasciate, “non erano sospettati, ma persone di interesse”, sottolineando che gli agenti federali e statali “non meritano di essere minacciati o vessati” mentre proseguono le indagini. L'invito alla calma da parte della polizia evidenzia la preoccupazione per una possibile escalation della violenza politica negli Stati Uniti. La tensione è alle stelle come dimostra il licenziamento dell'analista politico Matthew Dowd. La MsNbc ha preso questa drastica decisione nei confronti del suo dipendente dopo le polemiche divampate sui social media per i suoi commenti sull'assassinio di Kirk. Dowd aveva definito l'attivista conservatore “una delle figure più divisive, in particolare tra i giovani, costantemente impegnato a diffondere discorsi d'odio”.
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