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Colpo al traffico di hashish a Roma: anche sei poliziotti indagati dalla Dda
Oggi 23-06-25, 11:05
Sono in tutto sei i poliziotti indagati, tra cui due arrestati, secondo quanto apprende LaPresse, nell'ambito della maxi operazione antidroga dei finanzieri della Capitale, battezzata 'Don Rodrigo'. Viaggiavano dall'Africa del Nord verso l'Italia, passando per la Spagna, i carichi di hashish destinati alla capitale. A garantirne l'arrivo sicuro, però, non c'erano solo i trafficanti: secondo l'inchiesta, coordinata dalla Procura di Roma, un gruppo di sette poliziotti in servizio al commissariato di San Lorenzo avrebbe garantito copertura all'organizzazione criminale marocchina che gestiva il traffico. Due di loro, Pasquale Argenio e Angelo Bonanata, sono stati arrestati (il primo ai domiciliari, il secondo in carcere) con accuse gravissime che vanno dal peculato alla falsità ideologica, fino alla detenzione di droga a fini di spaccio. Secondo gli inquirenti, gli agenti infedeli avrebbero manomesso sequestri di droga e falsificato verbali per favorire l'attività della rete criminale. Quattro altri agenti, pur non direttamente coinvolti nel traffico, avrebbero contribuito a coprire le operazioni illegali, alterando la documentazione ufficiale. Le indagini, condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno portato alla scoperta di una rete ramificata, in cui la complicità delle forze dell'ordine giocava un ruolo decisivo nel far arrivare la droga a Roma. Una rete criminale strutturata, quella dell'associazione criminale, battezzata 'Don Rodrigo', con base operativa tra Ardea e Torvaianica ma diramazioni fino al Marocco e alla Spagna, dove i fratelli Rafia Mourad, Mohamed e Ali dall'estero gestivano l'importazione e la distribuzione di ingenti quantitativi di hashish in Italia. Corrieri, custodi, referenti locali e cassieri, agivano secondo ruoli definiti. Il narcotraffico, andava avanti almeno dal giugno 2021, si muoveva su vetture modificate con nascondigli segreti e sfruttava depositi sicuri, mentre i proventi venivano trasferiti all'estero attraverso canali non tracciabili. Due episodi, descritti negli atti giudiziari, segnano una svolta nelle indagini, il 10 novembre 2022, durante una perquisizione domiciliare, i poliziotti infedeli del commissariato di San Lorenzo, avrebbero sottratti 15 kg di hashish mai sequestrati ufficialmente e, secondo le accuse, poi consegnati a due membri dell'organizzazione. Alcuni giorni dopo, il 22 novembre, durante un'altra operazione, 59,5 kg di droga sarebbero stati prelevati dagli stessi agenti e riconsegnati alla rete criminale, in un parcheggio della periferia est di Roma. In entrambi i casi, gli investigatori parlano di verbali falsificati, orari retrodatati e prove cancellate per agevolare l'attività dell'organizzazione. Tra i membri individuati figurano anche Hicham Ajouba, Ahmed El Ghiouan, Mohamed El Kharraz e Lahcen Driouch, incaricati di movimentare e custodire lo stupefacente nei depositi del litorale romano. L'organizzazione, armata e ben protetta, ha potuto operare a lungo indisturbata nel cuore della Capitale, grazie alla complicità degli agenti infedeli.
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