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Continuano i massacri di civili alawiti in Siria. Il nuovo leader: “Commissione d'inchiesta”
10-03-2025, 09:07
Sono più di 970 i civili morti in 72 ore in Siria, vittime di esecuzioni nell'ovest del Paese arabo, nell'ambito dell'offensiva delle forze agli ordini di Ahmad Al-Sharaa contro gruppi legati al deposto regime di Bashar al-Assad. Sul suo sito web l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti in Siria, parla di almeno 973 morti, donne e bambini compresi, dall'avvio dell'operazione venerdì scorso, e di quasi 40 massacri. L'area più colpita è quella di Latakia, dove si contano almeno 545 morti tra i civili, seguita da quelle di Tartus, con 262 vittime, e Hama, con 156. Almeno dieci le vittime a Homs. Al-Sharaa ha annunciato ieri la creazione di una commissione d'inchiesta per «preservare la pace civile». Ne faranno parte tre componenti, compresi i governatori di Latakia e Tartus. Il presidente ad interim della Siria ha inoltre promesso che il suo governo chiamerà a rispondere davanti alla giustizia chiunque sia coinvolto negli attacchi contro i civili nelle roccaforti alawiti sulla costa mediterranea. «Riterremo responsabile, con fermezza e senza clemenza, chiunque sia coinvolto nello spargimento di sangue di civili o che abbia oltrepassato i poteri dello Stato», ha affermato al-Sharaa in un video pubblicato dall'agenzia di stampa statale Sana.
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