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Cruciani spiazza Porro: "Io e Lacerenza...", sciabolate e champagne
11-03-2025, 10:12
Il caso della Gintoneria e del presunto giro di droga ed escort nel locale di Milano è al centro di Un tavolo per due stranamente monografico. Nella coda senza filtri di Quarta Repubblica di lunedì 10 marzo su Rete 4, infatti, il conduttore Nicola Porro e Giuseppe Cruciani parlano solo di Davide Lacerenza, l'imprenditore finito ai domiciliari con la ex Stefania Nobile, nota per essere figlia di Wanna Marchi con cui ha condiviso la storia giudiziaria. Una notizia che è la metafora di Milano? I due giornalisti respingono questa ipotesi che si deduce da un certo dibattito nato sulla vicenda. "È una storia clamorosa ma che sarebbe confinata nelle pagine locali dei giornali, non stiamo parlando di omicidi o di stupri", afferma Porro. Cruciani, conduttore de La Zanzara, ha ospitato nel suo programma di Radio 24 Lacerenza e Nobile, e in passato è stato diverse volte alla Gintoneria. "Conosco Davide Lacerenza, conosco Stefania Nobile, questa non è la metafora di Milano. Queste cose qua mi fanno veramente inca**are, cioè chi pensa che quello che avveniva sia la fotografia di Milano è ridicolo. Ci sono un sacco di persone, me compreso, che passano le serate in modo totalmente diverso e sono il 99,9% delle persone". "Lacerenza è un signore che parte dal nulla, madre veneta, padre pugliese, arriva a Milano, lascia la scuola, lavora al mercati della frutta, poi a un certo punto dice 'voglio usare la mia voglia di fare per fare questa discoteca, questo club, questo privè' eccetera e all'interno di questa sua smania inizia a utilizzare i social", è il racconto dell'ascesa di Lacerenza. A far scattare gli arresti un'inchiesta che parte dalle segnalazioni bancarie di un uomo che alla Gintoneria avrebbe speso 640mila euro a suo dire in vino ma soprattutto escort e droga. "Un cretino", afferma Porro con Cruciani che appare più indulgente: "Nn lo definirei un cretino. Di fatto ognuno fa come gli pare. Considero un cretino chi dice certe cose, io questo non l'ho mai sentito parlare. Poi hai ragione, perché vorrei che non ti accodassi al gruppo di moralisti che dicono 'come si fa a spendere 640mila euro'...": I due concordano che quanto accadeva nella discoteca milanese succede anche in tanti altri locali in tutta Italia, magari meno alla luce del sole. "Era un locale particolare ma io andavo via sempre prima di mezzanotte, prima che iniziasse la serata quella più bollente - spiega Cruciani - Però era evidente a tutti" quello che accadeva, tanto che veniva fatto "in maniera eclatante, vistosa". A quel punto Cruciani punta il dito contro "i moralizzatori che vogliono tutti uguali", che si scandalizzano perché le persone seguono Lacerenza sui social. "La gente vede anche questo perché è divertente, la cafoneria e il trash fanno ridere, e non sono necessariamente modelli da seguire". Ma quando il conduttore de La Zanzara racconta di aver "sciabolato" una bottiglia di champagne con una carta di credito nel locale di Lacerenza, a Porro scappa un sorriso: "È una cosa ridicola, non ti ci vedo!". Ma per Cruciani non è quello il punto, replica che lo ha fatto perché non gli era mai capitata una cosa del genere e giudicare non serve.
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