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Cybersicurezza: in sei mesi 2.755 attacchi, il 10% in Italia
Oggi 05-11-25, 11:37
Nei primi sei mesi di quest'anno i cyberterroristi hanno colpito 2.755 volte, una media di 459 incursioni al mese, il 36% in più rispetto al secondo semestre del 2024 quando già avevano superato per la prima volta quota 2.000 assalti. Lo rileva l'Associazione italiana per la sicurezza informatica nel mondo sono stati ed è uno dei dati che emergono dalla tredicesima edizione del Rapporto Clusit. Nel nostro Paese sono stati 280 gli incidenti registrati in appena sei mesi, il 75% di quelli rilevati nell'intero anno precedente. "Sono dati che preoccupano - sottolinea Sofia Scozzari, delComitato direttivo dell'Associazione - Si tratta di attacchi andati a buon fine, con conseguenze serie dal punto di vista tecnico e reputazionale per i target". In crescita, nell'ultimo semestre, anche la gravità delle incursioni dei pirati informatici: "L'impatto medio è stato infatti di livello 'critico' o 'elevato' nell'82% dei casi, a fronte del 77% del precedente semestre", per un aumento del 143% negli ultimi cinque anni. Nei primi sei mesi del 2025 il 10,2% dei cyber assalti rilevati nel mondo (280 su 2.755) si è verificato in Italia, contro il 9,9% del 2024: era il 3,4% nel 2021 e il 7,6% nel 2022. "È una percentuale anomala sia rispetto al numero degli abitanti sia rispetto al pil del Paese", spiega Luca Bechelli del Comitato direttivo Clusit. A differenza di quanto accade nel resto nel mondo, in Italia la maggioranza degli attacchi (54%) è riferibile alla categoria Hacktivism, rispetto al 46% riconducibile al Cybercrime: i target di casa nostra risultano particolarmente vulnerabili a iniziative di matrice politica o sociale. In crescita anche gli incidenti di criminalità informatica, saliti dagli 89 del primo semestre 2024 ai 130 del primo semestre di quest'anno.
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