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Ddl femminicidio approvato dal Cdm, Nordio soddisfatto: "Risultato epocale"
07-03-2025, 18:30
Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl femminicidio che, secondo la relazione introduttiva che LaPresse ha potuto visionare, "appronta un intervento ampio e sistematico per rispondere alle esigenze di tutela contro il fenomeno di drammatica attualità delle condotte e manifestazioni di prevaricazione e violenza commesse nei confronti delle donne. Ciò in linea con gli obblighi assunti dall'Italia con la ratifica della Convenzione di Istanbul e nel solco delle linee operative disegnate dalla nuova direttiva Ue 1385/2024 in materia di violenza contro le donne, nonché delle direttive in materia di tutela delle vittime di reato". Le novità dell'intervento vengono riassunte in dieci punti: fa principalmente perno sull'introduzione di una nuova fattispecie penale, rubricata come "femminicidio", che, per l'estrema urgenza criminologica del fenomeno e per la particolare struttura del reato, viene sanzionata con la pena più grave che l'ordinamento conosce: l'ergastolo. In modo connesso, sono state introdotte corrispondenti circostanze aggravanti per i delitti più tipici di codice rosso; prevede l'audizione obbligatoria della persona offesa da parte del pm nei casi di codice rosso, non delegabile alla polizia giudiziaria, connessi obblighi informativi e riflessi in materia di organizzazione degli uffici del pubblico ministero; introduce specifici obblighi informativi in favore dei prossimi congiunti della vittima di femminicidio; prevede il parere - non vincolante - della vittima in caso di patteggiamento per reati da codice rosso e connessi obblighi informativi e onere motivazionale del giudice; introduce una presunzione di adeguatezza delle sole misure custodiali nella scelta delle misure cautelari; interviene sui benefici penitenziari per autori di reati da codice rosso; introduce, in favore delle vittime di reati da codice rosso, un diritto di essere avvisate anche dell'uscita dal carcere dell'autore condannato, a seguito di concessione di misure premiali; rafforza gli obblighi formativi dei magistrati, previsti dall'art. 6, comma 2, della legge n. 168 del 2023; estende alla fase della esecuzione della condanna al risarcimento il regime di favore in tema di prenotazione a debito previsto per i danneggiati dai fatti di omicidio "codice rosso" e di femminicidio. "Aver inserito il femminicidio nell'ordinamento penale come fattispecie autonoma è un risultato epocale: finora si discuteva sulla possibilità di configurare questa forma di reato come una circostanza aggravante dell'omicidio, ora aver costituito una fattispecie autonoma ci esime da una serie di problematiche tecniche che riguardano i bilanciamenti tra attenuanti e aggravanti". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è espresso in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. "Questa è anche una manifestazione potente di attenzione a questa piaga così dolorosa, che ha avuto un riconoscimento penale di prima levatura - ha aggiunto Nordio, - Maltrattamenti, stalking e altri tipi di reato ascrivibili al codice rosso diventano invece aggravanti, rendendo più difficile un trattamento di indulgenza per chi li commette".
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