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Disastro Colosseo. Maxi multa da 20 milioni dell'Antitrust per la gestione dei biglietti
09-04-2025, 07:35
Venti milioni di euro. A tanto ammonta la maxi multa inflitta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato alla società Cooperativa Culture (CoopCulture) e gli operatori turistici Tiqets International BV, GetYourGuide Deutschland GmbH, Walks Llc, Italy With Family Srl, City Wonders Limited e Musement Spa. L'istruttoria era stata avviata a luglio 2023 dopo che l'Antitrust aveva raccolto vari elementi informativi che evidenziavano la sostanziale impossibilità di acquistare online biglietti per l'ingresso al Parco archeologico del Colosseo. L'Autorità - si legge nel provvedimento - ha irrogato a CoopCulture, che ha gestito dal 1997 al 2024 il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per l'accesso al Colosseo, una sanzione amministrativa pecuniaria di 7 milioni di euro, perché ha contribuito, in piena consapevolezza, al fenomeno della grave e prolungata indisponibilità dei biglietti di ingresso per il Colosseo a prezzo base. In particolare CoopCulture, da un lato non ha adottato iniziative adeguate per far fronte all'accaparramento dei titoli di accesso con metodi automatizzati; dall'altro, ha riservato significativi quantitativi di biglietti alla vendita abbinata alle proprie visite didattiche, da cui traeva rilevanti benefici economici costringendo in tal modo i consumatori a rivolgersi a tour operator e a piattaforme che rivendevano biglietti abbinati a servizi aggiuntivi (ad esempio guida turistica, pick up, salta fila) e a prezzi notevolmente più alti. Nell'ambito dello stesso procedimento, l'Antitrust ha irrogato sanzioni pecuniarie anche agli altri sei operatori turistici, che hanno acquistato biglietti con bot o altri strumenti automatizzati, contribuendo al fenomeno del rapido esaurimento dei biglietti stessi a prezzo base sul sito del concessionario CoopCulture. Così facendo, questi operatori «si sono avvantaggiati della sistematica indisponibilità di biglietti che ha costretto i consumatori che volevano visitare il Colosseo a reperirli in questo modo a prezzi anche molto più alti perché abbinati ai servizi aggiuntivi offerti da loro o da altri operatori turistici». A fronte del provvedimento adottato dall'Antitrust, secco il commento di Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo: «Decisione che arriva a termine di una vicenda iniziata più di due anni fa. È il compimento di un percorso che ha coinvolto anche la Guardia di Finanza». Reazione forte, invece, da Cooperativa Culture: «Il provvedimento dell'Antitrust trova fondamento nella volontà di dare risposta alla pressione mediatica». Dalla cooperativa aggiungono che «la gestione della vendita dei biglietti è stata condotta in stretta conformità con le direttive e le regolamentazioni imposte dalla direzione del Parco archeologico del Colosseo e che è stato profuso un impegno costante nel contrasto all'utilizzo di "bot" e sistemi automatizzati per l'acquisto massiccio di biglietti», precisando poi che «durante tanti anni di gestione di servizi presso molti luoghi di cultura di altrettanta rilevanza e complessità, non sia mai stata oggetto di qualsivoglia contestazione da parte delle istituzioni competenti, favorendo altresì una crescita dei visitatori e dei servizi a loro destinati. Perciò abbiamo deciso di affidarci all'autorità giudiziaria, confidando totalmente nella magistratura», conclude la nota a firma di Letizia Casuccio, direttore generale della cooperativa. Ricorso annunciato anche dagli altri sei operatori.
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