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Disservizi e ritardi a Brindisi: paziente a rischio trasferita con l'ambulanza privata
Oggi 12-05-25, 14:53
Sanità, un caso clamoroso arriva dalla Puglia. Lo riferiscono Luciano Quarta, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi, e Francesco Pollasto, coordinatore alla Sanità dello stesso sindacato, in una nota in cui denunciano ancora una volta la mancata attivazione del servizio di Radiologia interventistica, presso l'ospedale Perrino di Brindisi. I due sindacalisti raccontano una paziente arrivata in gravi condizioni al reparto di Pronto Soccorso del Perrino perché affetta da patologia classificata come “tempo-dipendente”, aveva bisogno di un trasferimento urgente in altra struttura ospedaliera per sottoporsi a una procedura salvavita. Intervento che sarebbe stato possibile a Brindisi se la Radiologia Interventistica fosse stata riattivata. Tuttavia, un solo autusta era disponibile in servizio a fronte di cinque ambulanze ferme nel piazzale del Pronto Soccorso, spiegano i sindacalisti, e pertanto la paziente ha dovuto aspettare di essere trasferita s. Non solo. La donna è stata infine trasportata con un'ambulanza privata all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Nella nota, il sindacato parla della Radiologia Interventistica, più volte data per “riattivata”, come di una “semplice mancata promessa” e di “inaccettabile gravissima responsabilità sanitaria, in quanto costringe i pazienti a pericolosi trasferimenti in altre strutture sanitarie della regione Puglia”. Basti pensare che a fine 2024 l'assessore regionale Fabiano Amati e i consiglieri regionali Maurizio Bruno e Alessandro Leoci esultavano: “Finalmente ci siamo e colmiamo un clamoroso ritardo. La ASL di Brindisi sarà autorizzata oggi all'istituzione dell'unità operativa complessa di radiologia interventistica presso l'ospedale Perrino, così da rendere maggiormente allettante il concorso in via d'espletamento e salvare la vita delle persone con il più moderno angiografo in servizio in Puglia". Oggi l'ennesimo caso che denuncia un ritardo e uan situazione inaccettabili.
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