s

È in arrivo una valanga di dazi. “20% per tutti i Paesi”, Trump scopre le carte
31-03-2025, 09:11
L'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di imporre dazi generalizzati per tutti i paesi che hanno scambi commerciali con gli Usa del 20%. A svelarlo è il Wall Street Journal secondo cui alla Casa Bianca il dibattito sarebbero aperto anche se il presidente Donald Trump opterebbe per dazi personalizzati per ogni specifico partner commerciale. Il programma tariffario dovrà essere pronto prima della scadenza autoimposta di mercoledì, soppesando le opzioni mentre il presidente ha promesso di rifare l'economia americana con una serie di nuove imposte. Negli ultimi giorni il presidente avrebbe spinto il suo team a essere più aggressivo, secondo persone al corrente delle trattative citate dal giornale, incoraggiandoli a elaborare piani che applicherebbero tariffe più elevate su un insieme più ampio di nazioni. Il piano reciproco sarebbe comunque ancora sul tavolo, ha detto un funzionario dell'amministrazione, aggiungendo che il presidente è propenso a imporre tariffe a ogni nazione con cui gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale e che vuole un «numero pulito» per ogni nazione, anche se non sono state prese decisioni definitive. E poi del tema ha parlato lo stesso Trump. I dazi che Washington intende annunciare dopodomani riguarderanno «tutti i paesi», non solo quelli con i maggiori squilibri commerciali con gli Stati Uniti: quanto ha detto il presidente Usa. «Inizieremo con tutti i Paesi e vedremo cosa succede», ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, respingendo l'idea che le tariffe doganali colpiranno solo un numero ristretto di partner commerciali di Washington. «Non ho sentito parlare di 15, 10 o 15 Paesi», ha risposto alla domanda di un giornalista sul numero di Paesi interessati, anche se il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva sollevato la possibilità di colpire il 15% dei partner commerciali che presentano ricorrenti squilibri commerciali a danno degli Stati Uniti. Dopo l'acciaio e l'alluminio, e prima delle automobili, il presidente Usa intende annunciare mercoledì le cosiddette dazi «reciproci», che cambieranno le regole del gioco del commercio mondiale. Il 2 aprile, che ha soprannominato «giorno della liberazione», Trump intende erigere nuove barriere doganali che dovrebbero dipendere dalle tasse che i Paesi interessati impongono ai prodotti americani, ma anche da altri fattori. «Fondamentalmente, stiamo parlando di tutti i Paesi di cui abbiamo parlato», ha detto il presidente, senza fornire ulteriori dettagli. Trump ha anche spiegato domenica che le tariffe doganali saranno «più generose» di quelle imposte da altri Paesi contro gli Stati Uniti. «I dazi saranno molto più generosi, (...) saranno più miti di quelli che questi Paesi hanno imposto agli Stati Uniti d'America nel corso dei decenni». Questi Paesi «ci hanno fregato come nessun Paese ci ha mai fregato nella storia e noi saremo molto più gentili con loro di quanto loro lo siano stati con noi», ha chiosato.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Il Tempo
Ieri, 22:54
Addio Suor Paola, tifosissima della Lazio
Il Tempo
Ieri, 22:28
"Colpo di coda dell'inverno". MeteoGiuliacci: quando torna il freddo
Il Tempo
Ieri, 22:05
Meloni “1 mln di occupati in più, la nostra idea di Italia prende forma”
Il Tempo
Ieri, 21:45
Droni, il pm indaga su altri possibili sorvoli. Ipotesi filo-russi
Il Tempo
Ieri, 20:53