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Eastwest, Scognamiglio “Imprese hanno bisogno di diminuire l'incertezza”
Ieri 26-06-25, 14:40
ROMA (ITALPRESS) – “Noi trasferiamo conoscenza, sia per stare sui mercati dove già si è presenti, che per andare a esplorarne di nuovi, perchè bisogna capire le storie di questi Paesi altrimenti si fanno errori banali e si rischiano diseconomie”. Così Giuseppe Scognamiglio, fondatore e CEO di Eastwest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress.“Eastwest è una piattaforma che fa informazione, formazione e assistenza alle imprese affinchè possano capire meglio come fare per andare all'estero. Siamo in grado di seguire l'imprenditore e l'azienda sia dal punto di vista strategico che nella gestione dello sviluppo – aggiunge -. La ragione per la quale sono partito da una rivista geopolitica e sono arrivato all'assistenza alle imprese è proprio cercare di diminuire il più possibile il fattore incertezza. Ovviamente non possiamo prevedere tutto in un mondo che è diventato sempre più imprevedibile”.Diversi sono stati i temi trattati nel corso dell'intervista, dalle crisi geopolitiche in corso fino ai dazi. “L'Italia si è portata avanti, è protagonista di una iniziativa corretta e che ci vede in prima linea, per impostare la pace bisogna programmare, è una scelta politica, una scelta di coinvolgere le imprese, un segnale positivo e ben venga un'operazione del genere che mette insieme interessi delle imprese e prospettiva politica”, spiega Scognamiglio, parlando della Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio.“Il dialogo con l'establishment ucraino è importante anche da questo punto di vista. Noi ci saremo e accompagneremo le imprese. La guerra tra Russia e Ucraina era molto più facile prevenirla che risolverla oggi, quando avremo la pace le condizioni saranno peggiori di quanto avremmo potuto ottenere cedendo qualcosa prima della guerra. Non si può parlare di sorpresa”.La crisi tra Israele e Palestina è riesplosa “a causa della trascuratezza della comunità internazionale che per 20 anni si è dimenticata che esisteva questa crisi – afferma -, dagli accordi di Oslo in poi ci siamo dimenticati dell'obiettivo di creare due Stati, questo dal punto di vista politico è stato un errore. Siamo lontanissimi ma non può che essere quello l'obiettivo finale. Il fatto di aver ostacolato quello che era previsto a Oslo, secondo me ha fatto sì che il 7 ottobre non potesse essere considerato una sorpresa. E' stato un atto efferato, ma chiunque sia stato a Gaza negli ultimi 20 anni non poteva non immaginare una reazione scomposta”.Ed è proprio parlando di pace che Scognamiglio ricorda anche l'importanza degli accordi multilaterali. “Io sono un sostenitore dell'approccio multilaterale, è il presupposto per la pace perchè se hai Stati che commerciano è difficile fare la guerra. Invece oggi purtroppo andiamo verso l'approccio bilaterale e questa non è una buona notizia”.Infine, i grandi eventi. “Io sono stato direttore generale del comitato Expo Roma 2030, abbiamo provato a portare l'Expo a Roma e la mia testimonianza è basata sull'esperienza diretta. Secondo me i grandi eventi sono un moltiplicatore e acceleratore di progetti straordinario e bisognerebbe impegnarsi per portarli a casa. Credo che noi democrazie occidentali abbiamo un grande vantaggio rispetto ai player che oggi si accaparrano questi eventi, come Cina o Arabia Saudita, noi possiamo davvero coinvolgere la popolazione dal basso e farla partecipare. Non dobbiamo rinunciare a tutto questo – conclude -, non dobbiamo lasciare ad altri paesi questo primato altrimenti è anche un pò rinunciare al nostro protagonismo politico e culturale”. – Foto Italpress – (ITALPRESS).
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