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Ecco come cambia la Farnesina
Oggi 28-08-25, 20:34
"Sarà un ministero bicapite, con una testa politica e una economica". Antonio Tajani ha sintetizzato così la riforma del ministero degli Esteri approvata dal Consiglio dei ministri. Una riforma "a costo zero", ha precisato, con al centro quattro pilastri: diplomazia della crescita e promozione dell'export, più servizi a cittadini e imprese, priorità cyber sicurezza e semplificazione amministrativa per cittadini in Italia e all'estero. "Di fronte a quello che sta accadendo nel mondo per quanto riguarda il commercio internazionale", e visto che quest'ultimo "rappresenta più del 30% del Pil e che c'è una strategia del governo per rinforzare la presenza del nostro export nel mondo per arrivare fino a 700 miliardi di euro nel 2027, serviva organizzare il ministero", ha spiegato Tajani, "non vogliamo lasciare nessuna impresa italiana nel mondo senza il sostegno del governo e dello Stato". Con la riforma il ministro e il segretario generale, ha spiegato il titolare della Farnesina, saranno affiancati da due segretari generali aggiunti: uno coordinerà tutti gli aspetti politici, l'altro si occuperà della componente economica del ministero. Con il nuovo assetto sarà istituita una direzione generale della crescita, suddivisa per settori, che fungerà da punto di riferimento per tutte le imprese. Ci sarà poi una direzione generale che si occuperà della sicurezza e dell'intelligenza artificiale, divisa in due parti: una più politica e una più tecnologica, per la sicurezza cibernetica. Il nuovo assetto della Farnesina prevede anche l'apertura del concorso diplomatico a tutti i corsi di laurea, per ampliare la "cantera" dei diplomatici. "Vogliamo incrementare la qualità: più neo-laureati partecipano, maggiori sono le possibilità di selezionare persone qualificate", ha sottolineato Tajani. Il ministro ha inoltre annunciato il nuovo rappresentante presso le Nazioni Unite, Giorgio Marrapodi, ambasciatore in Turchia dal 3 gennaio 2022, e la nomina di Stefano Beltrame ad ambasciatore a Mosca. Originario del Veneto, Beltrame è attualmente consigliere diplomatico del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Dal 2021 al 2024 è stato ambasciatore in Austria, dopo aver ricoperto l'incarico di consigliere diplomatico al ministero dell'Interno dal luglio 2018. In precedenza è stato console generale a Shanghai (2013-2018), consigliere diplomatico del presidente della Regione Veneto Luca Zaia (2010-2013), primo consigliere d'ambasciata a Washington (2006-2010) e vicecapo missione a Teheran (2003-2006), con esperienza anche alla Direzione generale per le relazioni con il Medioriente e Nord Africa presso il ministero degli Esteri. Beltrame è autore di diversi volumi sulla storia e le relazioni internazionali di paesi come Kuwait, Iran e Iraq, a conferma del suo approfondito interesse per le dinamiche mediorientali. Prenderà il posto di Cecilia Piccioni, che dallo scorso luglio guida l'ambasciata italiana a Mosca. Piccioni rientrerà a Roma per guidare la Direzione generale per gli Affari politici.
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