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Ecco i report choc sui legami Hamas-Onu in Palestina. Le ombre sui viaggi di Albanese
Oggi 19-09-25, 08:10
A ribaltare, di nuovo, la narrazione attorno ad Hamas e quanto avviene a Gaza è Hillel Neuer, avvocato e volto di Un Watch, organizzazione per i diritti umani con sede a Ginevra che monitora il rispetto, da parte delle Nazioni Unite, dei principi sanciti dalla sua Carta. Nell'ultimo report dell'ONG, presentato ieri al Senato su iniziativa del senatore Giulio Terzi di Fdi, infatti, vengono svelati tutti i legami tra i leader di Hamas sistema educativo dell'UNRWA (l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) a Gaza e in Libano. L'UNRWA gestisce una vasta rete di scuole per 500.000 studenti palestinesi, raccogliendo ogni anno oltre 1 miliardo di dollari dagli stati occidentali. Come viene evidenziato, i leader di Hamas hanno sfruttato questo sistema per assumere il controllo di posizioni chiave all'interno dell'UNRWA e viene denunciato, inoltre, come l'UNRWA abbia ripetutamente omesso di rimuovere i leader di Hamas dai ruoli chiave dell'agenzia, nonostante questi ultimi ostentassero pubblicamente i loro legami con il terrorismo. E c'è un volto chiave attorno a cui ruota molto del report e si tratta di Suhail Al-Hindi, coinvolto nella fondazione di Hamas nel 1987, iniziò a insegnare all'UNRWA tre anni dopo. Nel 2006, era sia a capo del sindacato del personale dell'UNRWA a Gaza che membro del Politburo di Hamas. Nonostante sia apparso con i leader di Hamas, tra cui Ismail Haniyeh, in palese violazione delle regole di neutralità, l'UNRWA non ha licenziato Al-Hindi. Dopo essersi dimesso dall'UNRWA nel 2017, Al-Hindi ha continuato a presiedere l'Assemblea dei sindacati professionali di Gaza, supervisionandoli, compresi quelli dell'UNRWA, esercitando anche influenza sui suoi successori all'UNRWA: alla cerimonia di pensionamento di Al-Hindi, il suo successore, Amir Al-Mishal, giurò di continuare la sua eredità, promettendo ad Al-Hindi di "essere uno scudo forte per le vostre giuste cause". Al-Hindi non è una figura marginale all'interno di Hamas. Dopo essersi rivelato uno dei capi del terrorismo di Hamas, ha guidato il comitato "Marcia del Ritorno" di Hamas, organizzando violente rivolte settimanali al confine israeliano nel 2018-19 per testare le difese di Israele in preparazione degli attacchi del 7 ottobre. Un rapporto che secondo Terzi fa emergere «un quadro allarmante dove le scuole sono un vero e proprio luogo di indottrinamento all'odio e al reclutamento delle giovani generazioni tra le file dei terroristi, il tutto sotto l'occhio disattento dell'UNRWA». Questo perché non si tratta di episodi isolati, è una questione sistemica. Ed è proprio in un secondo report, sempre di UN Watch, che vengono svelati anche i viaggi che Francesca Albanese, relatrice Speciale ONU, ha effettuato nel novembre 2023 in Australia e Nuova Zelanda nel quale non avrebbe svolto alcuna indagine legata al suo mandato. Secondo loro, quindi, contrariamente a tutte le smentite di Albanese e a quelle dell'ONU, risulterebbe che il volto ONU abbia ricevuto fondi da gruppi pro-Hamas per i viaggi e vengono menzionati l'AFOPA (Australian Friends of Palestine Association), Free Palestine Melbourne, APAN (Australian Palestinian Advocacy Network), e Palestinian Christians in Australia (PCIA). Ma ieri Albanese è stata attaccata anche al Parlamento del Belgio: la commissione Affari esteri l'aveva invitata per un dibattito sulla situazione a Gaza, ma Sam Van Rooy, deputato del partito nazionalista fiammingo, la ha accusata di essere «sostenitrice del terrore jihadista e di Hamas», aver ricevuto «sostegno finanziario da gruppi pro-Hamas. Francesca Albanese, la seguo molto attentamente e so che lei tratta lo Stato ebraico come i nazisti con gli ebrei, non fa altro che mentire e ingannare. Lei deve e dovrà scomparire dalla scena politica e di attivista».
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