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ESCLUSIVO: le associazioni pro Israele chiedono le dimissioni della Ascari
Oggi 30-12-25, 14:45
Stefania Ascari deve dimettere dalla Commissione parlamentare Antimafia. A chiederlo è il Coordinamento Nazionale delle Associazioni che ha chiesto "le dimissioni, o in alternativa l'autosospensione" della deputata del Movimento 5 Stelle dalla Commissione parlamentare Antimafia, "ritenendo sussistano profili di inopportunità istituzionale incompatibili con il ruolo ricoperto"; si legge in un comunicato. La richiesta delle associazioni pro Israele "si basa esclusivamente su fatti pubblicamente documentati, emersi da inchieste giornalistiche e giudiziarie, e non implica alcun giudizio di colpevolezza personale, penale o politica. Dagli elementi disponibili emergono rapporti documentati tra Stefania Ascari e Mohammad Hannoun, oggi al centro di un'indagine coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo", continua una nota che fa riferimento alle inchieste con cui Il Tempo ha anticipato gli altri media. Vengono ricordate "la partecipazione di Ascari a missioni all'estero organizzate da associazioni riconducibili al network guidato da Hannoun", e "la sua presenza in video e materiali ufficiali dell'Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (ABSpp), oggi sotto indagine giudiziaria antimafia", ma anche "la diffusione pubblica di inviti a effettuare donazioni a favore della stessa associazione. La stessa Ascari ha inoltre dichiarato di aver avuto rapporti con Hannoun e di aver partecipato a viaggi organizzati dalle sue associazioni". Il Coordinamento ricorda che "la Commissione parlamentare Antimafia è un organo di garanzia che opera su flussi finanziari sospetti, reti associative transnazionali e attività monitorate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. La contemporanea esistenza di rapporti documentati con soggetti oggi indagati dalla stessa Direzione che collabora con la Commissione configura un evidente conflitto di opportunità, indipendentemente da ogni valutazione di colpevolezza". In altre parole, "non è in discussione la buona fede delle attività svolte, ma la tutela della credibilità e dell'imparzialità dell'istituzione", viene osservato, "per queste ragioni, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni ritiene necessario un passo indietro di Stefania Ascari dalla Commissione parlamentare Antimafia, quale atto di responsabilità istituzionale". Oltre al Coordinamento Nazionale Associazioni firmano il comunicato: Associazione Italia-Israele Brescia AIISE – Associazione Italia-Israele Scaligero Estense Israele Senza Filtri Gruppo Sionistico Piemontese Venice4Israel Free4Future La portavoce del Coordinamento Federica Iaria ha convidiso un video a riguardo mentre le stesse associazioni hanno scritto una email ai parlamentari membri della commissione in cui viene motivata la "richiesta di dimissioni, o in alternativa di autosospensione", che "nasce da una valutazione esclusivamente etica e istituzionale, fondata su fatti pubblicamente documentati emersi da inchieste giornalistiche e giudiziarie". Alla luce dei "rapporti documentati tra l'on. Ascari e Mohammad Hannoun — oggi al centro di un'indagine coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo", c'è "un problema di opportunità istituzionale incompatibile con il ruolo di componente della Commissione Antimafia" che "opera su fenomeni criminali complessi, inclusi flussi finanziari sospetti, reti associative transnazionali e attività monitorate dalla stessa Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. La presenza, tra i suoi membri, di una persona che ha avuto rapporti pubblicamente documentati con soggetti oggi indagati dalla Direzione che collabora con la Commissione rischia di minarne la credibilità e l'autorevolezza, anche solo sul piano percettivo". Insomma, "le dimissioni o l'autosospensione non rappresentano una sanzione, ma uno strumento di tutela dell'istituzione, volto a evitare sospetti di interferenze e a garantire il massimo livello di imparzialità e distanza richiesto a un organo di garanzia". scrive il Coordinamento Nazionale delle Associazioni che chiede all'organismo "una riflessione responsabile e condivisa, nel rispetto delle istituzioni e del ruolo delicato che esse svolgono nella tutela della legalità democratica".
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