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"Euronext rimanga infrastruttura europea federale". L'interpellanza di Casasco
Oggi 14-03-25, 15:16
CONSOB celebra oggi all'Università Bocconi il cinquantesimo anniversario. In questi 50 anni l'economia italiana ha vissuto un periodo straordinario di crescita e trasformazione. 50 anni di progresso che hanno consentito al Paese di diventare la seconda manifattura europea, il quarto esportatore mondiale, lo standard di riferimento per qualità dei prodotti e delle tecnologie in molti settori. Mantenere e rafforzare le posizioni raggiunte richiede, per sviluppare la nostra eccellenza imprenditoriale, il contributo di un'infrastruttura borsistica avanzata, funzionale all'obiettivo di far crescere anche dimensionalmente il nostro tessuto industriale. Questo anniversario cade in un periodo critico per il sistema europeo che deve affrontare delicate sfide geopolitiche, migliorare la propria competitività, effettuare un balzo importante nell'innovazione tecnologica: ciò richiede di rivisitare conseguentemente la propria strategia industriale complessiva. Per finanziare la crescita, investire nell'innovazione e nella trasformazione dei sistemi di produzione è necessario avere accesso ad un mercato dei capitali ampio e liquido. L'importante mole del risparmio italiano deve trovare uno sbocco efficace per contribuire dunque allo sviluppo delle imprese. In quest'ottica, nel 2021 la Borsa di Milano è entrata a far parte del gruppo Euronext, secondo un'impostazione federale, garantendo così le componenti esistenti di Milano e gli interessi nazionali, preservando la propria integrità funzionale. Gli sviluppi attuali parrebbero scostarsi dal progetto originario: alcune importanti funzioni quali ad esempio la vigilanza real time e la vigilanza post trade verrebbero trasferiti all'estero. E' importante che vengano preservate inoltre le funzioni autorizzative di listing azionario e obbligazionario. Occorre ribadire dunque l'importanza di fornire alle imprese i capitali per la prossima fase di sviluppi e investimenti. In questa fase la infrastruttura di Borsa è assolutamente cruciale allo sviluppo. La Borsa di Milano - parte del gruppo europeo Euronext - è una infrastruttura essenziale che aiuta le imprese italiane a raccogliere capitali presso gli investitori. Il gruppo Euronext nasce come gruppo "federale" e non come gruppo accentrato a Parigi, e questo anche per meglio servire le imprese italiane. Anche la costituzione della Capital Market Union – che da europeisti convintamente sosteniamo - dovrà tenere conto della specificità della struttura imprenditoriale italiana, costituita da imprese di minor dimensione e dell'esigenza di promuoverne la crescita dimensionale. Va pertanto evitata oggi la migrazione di funzioni di Euronext da Milano a Parigi o ad Amsterdam, almeno finché un quadro di direzione europeo non venga definito di concerto anche con il Governo Italiano. Una proposta potrebbe essere che Milano diventi hub europeo per la fornitura di capitale di rischio alle PMI . L'Italia e' il Paese delle PMI e le ha sempre difese in Europa. Si propone ad esempio di indirizzare Euronext affinché Milano sia il centro del listing europei di tutte le small cap e mid cap europee, per esempio tutte le imprese con capitalizzazione sotto un miliardo di euro di capitalizzazione . Questo anche in connessione con l'attività dei private equity che si stanno ben sviluppando e che trovano o possono trovare nella borsa la exit strategy dei loro investimenti, ed anche per sostenere gli investimenti dei fondi pensione e delle casse di previdenza, che sono attori fondamentali del Paese . A tal fine, ricordiamo che CDP è uno degli azionisti rilevanti del gruppo Euronext e che pertanto ha la possibilità e anche il dovere di suggerire al CDA di Euronext scelte idonee. Alla luce di questo, riteniamo che CDP possa e debba scegliere candidati idonei alla composizione del board di Euronext, per garantire che il risparmio vada a sostegno dell'economia reale italiana e dell'occupazione italiana. Si rammenta inoltre che il risparmio degli italiani è un risparmio importante nella dimensione e che costituisce una "materia prima " del Paese. Esso va quindi indirizzato verso l'economia reale, seguendo le libere scelte degli italiani e tenendo conto della loro attitudine al rischio. Il piano strategico 2025-2027 “Innovate for Growth 2027” di Euronext, a giudizio degli interroganti, sembrerebbe evidenziare le centralizzazioni di funzioni decisionali a scapito di Milano e a favore di altre piazze finanziarie, confermando un trend che nel corso del 2024 aveva dato vita al primo sciopero del personale di Borsa Italiana al quale è seguita una convocazione da parte del governo per il tramite del Ministro delle imprese e del Made in Italy. Tali azioni, sempre a giudizio degli interroganti, sembrano evidenziare l'idea di un gruppo di Borse oggi federate a favore invece un gruppo centralizzato, ponendo per l'Italia anche un eventuale problema nell'esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell'Autorità preposta. In queste ultime ore, in perfect time con la nostra interpellanza, come si apprende da organi di stampa, sembra che Euronext abbia preso la decisione di trasferire sul depositario centrale di Borsa Italiana la piattaforma settlement del trading azionario di Parigi, Amsterdam e Bruxelles. Da sempre però il depositario centrale più rilevante di Euronext è Milano. Il trasferimento della piattaforma di settlement non rappresenta quindi un vero vantaggio essendo stata, peraltro, la macchina progressivamente automatizzata. Serve sviluppare su Milano funzioni a maggior valore aggiunto, soprattutto a favore delle imprese, come il listing. Torno però a sottolineare la necessità di un preciso monitoraggio delle scelte di Euronext, del quale CDP è azionista di rilievo, anche attraverso la scelta di un rappresentante italiano di alto profilo nelle prossime nomine, capace di rappresentare le necessita di una economia di imprese medie e piccole e le necessita di un popolo di risparmiatori. Risulta importante assicurare che, come da accordi iniziali che portarono all'ingresso di Borsa Italiana nel gruppo Euronext, il tutto avvenga in gruppo a matrice federale e non a matrice concentrata, nel quale si perderebbero sicuramente alcune funzioni di prossimità all' economia e al risparmio italiano.
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