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FarWest, dentro lo scandalo del tax credit che scuote il cinema italiano
Oggi 06-11-25, 16:35
L'indagine giudiziaria che oggi scuote il cinema italiano riporta al centro una domanda rimasta per anni in sospeso: che cos'è davvero il tax credit, come ha funzionato fino a oggi e perché, tra buone intenzioni e cattiva gestione, si è trasformato in un territorio di confine tra sostegno culturale e spreco di risorse? Far West ricostruisce il sistema del credito d'imposta per il cinema e l'audiovisivo, tra successi, opacità e mancanza di controlli che hanno permesso a produzioni fantasma di ottenere milioni di euro senza mai arrivare in sala. Con una testimonianza chiave: una fonte del ministero della Cultura, che preferisce restare anonima, ma che descrive il sistema per ottenere il finanziamento truffando lo Stato. All'inviata di FarWest la fonte spiega che al ministero i controlli si fanno, anche se a rilento per carenza di personale, ma è molto facile truffare perché sono controlli solo documentali e comunque c'è un sistema criminale di veri professionisti che frodano così il fisco, veri e propri “furbetti del cinema“ che è quasi impossibile beccare perché le carte che presentano sono sempre in regola. FarWest inoltre intervista l'ad di Cinecittà Manuela Cacciamani. Un viaggio dentro le pieghe del finanziamento pubblico alla cultura — dal ruolo di Cinecittà alla gestione dei fondi ministeriali — per capire come si è arrivati allo scandalo di oggi e, soprattutto, come si può evitare che il futuro del cinema italiano si perda in nuovi Far West.
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