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Feltri all'attacco: con Stasi la giustizia ha annientato un innocente, ancora una volta
Oggi 01-11-25, 11:56
Vittorio Feltri torna a parlare del caso di Garlasco e delle ultime novità che riguardano l'indagine per presunta corruzione. Come noto il direttore editoriale de Il Giornale è convinto da anni dell'innocenza di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto di Chiara Poggi mentre oggi un'altra persona, Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, è indagato per omicidio in concorso. Ebbene, l'ex bocconiano "non è solo il grande innocente dimenticato di questa storia. È anche un'altra vittima di questa storia di malagiustizia", afferma il giornalista rispondendo a una lettera nella sua Stanza, la rubrica de Il Giornale. Insomma, un "innocente è in galera, mentre si cerca il vero assassino fuori". Il caso di Garlasco "è diventato un labirinto giudiziario indegno di un Paese civile, e la responsabilità non è del destino, ma di indagini condotte male fin dall'inizio", osserva Feltri. In questo caso "la macchina giudiziaria ha fallito clamorosamente" e il peccato originale è che "si è partiti da un pregiudizio" nei confronti di Stasi. A lui "è stata strappata la giovinezza" ed "è stato condannato senza un movente, senza l'arma del delitto, senza una prova certa. Solo in nome di uno stereotipo: è sempre il fidanzato, è sempre l'uomo. Non è così, non può essere così semplicistico. E non dimentichiamoci che le tracce nella casa di Chiara non riconducono ad Alberto", osserva Feltri. Sulla presunta corruzione da parte del padre di Sempio del l'ex procuratore Mario Venditti, ipotizzata dai pm, Feltri nutre molti dubbi. Ma la "domanda è lecita e logica: perché avrebbe dovuto farlo, se era certo che il figlio fosse innocente? Un padre convinto che il figlio è innocente non corrompe nessuno, non chiede prestiti a parenti e amici, non fa girare denari che non si sa dove e a chi siano andati. Attende fiducioso che la verità venga a galla". Tornando a Stasi, nella "giostra grottesca e dolorosa" che si sta consumando sulle nuove indagini non viene mai "nominato nei programmi televisivi", "mai una parola di comprensione". A Garlasco "la giustizia italiana ha fallito. Ancora una volta. Ha annientato un innocente. Ha prodotto ingiustizia su ingiustizia. Morte su morte. E ora si arrampica sui vetri per tentare di ripulire l'errore. Ma a che prezzo?", dice ancora Feltri. che ribadisce: "Io sono dalla parte di Alberto".
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