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Feste polari da Capodanno all'Epifania, le previsioni di Giuliacci
Oggi 28-12-25, 20:21
Capodanno con il freddo polare. Secondo le ultime previsioni meteo di Mario Giuliacci, la fine del 2025 e i primi giorni del nuovo anno saranno caratterizzati da una dinamica atmosferica piuttosto movimentata, con l'arrivo di più nuclei di aria gelida sull'Europa e sull'Italia. Un nucleo di aria polare raggiungerà l'area balcanica nella giornata del 31 dicembre. In un primo momento sembrava potesse entrare più direttamente sull'Italia, accompagnato da venti orientali lungo l'Adriatico; le proiezioni più recenti indicano invece uno scivolamento lungo i Balcani. Tuttavia, questo impulso freddo lambirà le regioni adriatiche, determinando nevicate su Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, fino a quote piuttosto basse, comprese tra 400 e 800 metri. Nella giornata del 1° gennaio, spiega l'esperto in un video sul canale YouTube MeteoGiuliacci, lo stesso nucleo continuerà a influenzare il tempo sull'Italia centrale, portando qualche nevicata anche sui rilievi emiliani, oltre che ancora su Abruzzo e Molise, ma con quota neve in rialzo, generalmente oltre i 700–800 metri. L'attenzione, però, è rivolta soprattutto a un terzo nucleo di aria fredda, individuato in movimento dal Mar del Nord verso l'Inghilterra. A differenza dei precedenti, questo sistema non sembra diretto verso i Balcani, ma piuttosto a ridosso dell'arco alpino. Quando una corrente fredda e veloce impatta le Alpi in questa configurazione, tende a generare un vortice sottovento, ovvero un ciclone sul Mar Ligure. Tra il 3 e il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, l'aria fredda in arrivo sull'Italia, una volta incontrato l'ostacolo alpino, si dividerà in due rami principali. Il primo scivolerà nuovamente verso i Balcani, per poi interessare le regioni adriatiche, accompagnato da venti gelidi orientali: questa fase dovrebbe iniziare già il 3 gennaio e protrarsi fino al 5 gennaio. Il secondo ramo, invece, aggirerà le Alpi da ovest, raggiungendo il sud della Francia. Da qui, risucchiato dal vortice di bassa pressione sul Mar Ligure, verrà sospinto verso le regioni tirreniche, iniziando a produrre i suoi effetti tra il 5 e il 6 gennaio. Non si escludono sorprese significative: secondo Giuliacci, esiste la possibilità che le nevicate possano spingersi fino a quote molto basse, forse anche in pianura, soprattutto sulle regioni del versante tirrenico. Sarà comunque necessario attendere i prossimi aggiornamenti per affinare la previsione e confermare l'entità di questo possibile evento invernale.
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