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Flotilla, partenza dalla Tunisia a rilento per "problemi tecnici" e "carenza di carburante"
Oggi 14-09-25, 09:19
Contrordine compagni. Mentre alcune barche della Global Sumud Flotilla sono partite ieri da un porticciolo di Augusta, nel Siracusano, alla volta di Gaza, le imbarcazioni pronte a muoversi dal porto tunisino di Biserta hanno riscontrato diversi problemi e allontanato l'obiettivo della missione umanitaria in soccorso alla popolazione della Striscia. A renderlo noto è l'attivista Raouf Farrah sui propri canali. "Solo due imbarcazioni, la 'Marinate' e la 'All In', hanno effettivamente lasciato il porto tunisino di Biserta ieri, con a bordo partecipanti provenienti da Turchia, Spagna, Polonia e Algeria. La 'Family', la nave più grande della Flotilla attraccata a Biserta, non è ancora salpata", comunica, riferendo che tutte le navi ormeggiate anche a Sidi Bou Said e Gammarth (Tunisi) sono rimaste ferme. La causa della partenza a rilento è di natura tecnica. "Diversi guasti meccanici hanno impedito numerose partenze, riducendo significativamente il numero di posti disponibili così gli organizzatori sono stati costretti a rivedere urgentemente l'assegnazione delle delegazioni, un compito complesso aggravato dalla carenza di carburante", spiega Farrah. A Tunisi, intanto, va in scena il caos. Decine di persone si sono radunate ieri sera nei pressi dell'ambasciata degli Stati Uniti per una protesta organizzata dalla Rete tunisina contro il sistema di normalizzazione. La manifestazione, come riporta l'agenzia di stampa Tap, è stata indetta per condannare il sostegno degli Stati Uniti all'occupazione di Gaza ed esprimere solidarietà alla componente magrebina della Global Sumud Flotilla.
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