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Giallo di Bruzzano, Dentro la notizia scova l'amico di Silvana: "Dov'ero quel giorno"
Oggi 05-09-25, 19:26
Una morte misteriosa su cui si interroga un'intera comunità. Venerdì 5 settembre, nella puntata di Dentro la notizia - il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5 - vanno in onda le ultime novità sul caso di Silvana Damato, l'ex tabaccaia che l'8 agosto è stata trovata senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione di Bruzzano (Milano). Durante la trasmissione è intervenuto per la prima volta in televisione Rosario, l'uomo “misterioso” di cui avevano parlato alcuni vicini di Silvana indicandolo come il suo possibile amante. Segue una trascrizione dell'intervista. È lei la persona che ha visto il signor Giovanni (il vicino di casa di Silvana che ha fornito il suo idenkit, ndr)? «Ero lì ma tutto questo risale a un anno fa, agosto 2024. Ero io quella persona, conosco Silvana da circa 40 anni». Quand'è l'ultima volta che l'ha vista? «L'ultima volta l'ho vista l'anno scorso, stavo andando a trovare mio padre al cimitero di Bruzzano, l'ho chiamata, era in casa, mi ha detto di salire e sono andato a trovarla e lì mi avrà visto quel signore (Giovanni, ndr). Poi di recente si è rotta un braccio e abbiamo interrotto i contatti perché lei pensava che io fossi disponibile a soccorrerla e aiutarla ma io ero lontano in quel momento e non potevo. Lei ha detto che ero anaffettivo e abbiamo interrotto i rapporti». Lei è l'uomo che tutti stavano cercando… «Non so chi mi stia cercando, io ho parlato con i carabinieri e non ho niente da nascondere. Voglio capire se qualcuno mi punta il dito addosso senza motivo». Si dice che Silvana non aprisse casa sua quasi a nessuno, era molto riservata «So che non apriva la casa facilmente anche perché era una donna sola. Aveva dei rapporti soprattutto con la vicina a fianco. Io quella casa la conoscevo bene, da 40 anni, c'era un rapporto con questa persona». Chi poteva voler male a Silvana? «Direi nessuno così a priori ma non si sa mai in questo mondo dove ci si può far male anche per poco, penso o a un familiare o a un malintenzionato che l'ha seguita fino a casa. Da quello che so non aveva grandi rapporti né con la figlia, né con il fratello ma io non voglio dire niente. Dai giornali leggo che mancano dei soldi e ho fatto la mia ipotesi personale». Sta buttando sospetti su qualche familiare? «Io non sto buttando nessun sospetto su nessuno. Tutti vogliono scavare in qualcosa che neanche c'è, ho le mie idee che non hanno valenza. Sono solo illazioni che ho fatto». Silvana si lamentava di qualcuno con lei? «No, mi aveva detto che aveva avuto uno screzio con un vicino che abitava due o tre piani sotto ma senza dirmi nome e cognome. Lei raccontava le cose così, non mi ha rivelato dettagli». I carabinieri le hanno chiesto dov'era e cosa ha fatto l'8 agosto scorso? «Sì, mi hanno chiesto dove mi trovavo, io ho risposto, ho indicato due testimoni e hanno accertato tutto anche con il mio cellulare. Ero a Bussero, dove vivo, e stavo accompagnando mia figlia al lavoro». Secondo lei c'è qualcuno che la vuole tirare in mezzo? «A me non riesce a tirare in mezzo nessuno perché in questa storia non c'entro niente. È un anno che non la vedo, ci sono state delle telefonate recenti, post-mortem perché non sapevo fosse morta. Non c'è niente che mi possa collocare in quel posto o avermi visto lì in giro. E quello che dico a voi l'ho detto ai carabinieri». I carabinieri hanno analizzato il suo telefono? «No, non mi hanno chiesto niente». Lei aveva interrotto i rapporti l'anno scorso poi l'ha richiamata dopo la sua morte. Come mai? «Ci siamo risentiti perché ero in un campo con il mio cane, lei mi chiama (perché aveva ricevuto una mia chiamata, ndr) ma io non l'avevo chiamata, probabilmente avevo schiacciato il suo tasto. Questo è stato un modo per ricominciare a sentirci. È stata una casualità. Ci siamo scambiati un paio di telefonate, poi io l'ho chiamata il 10 o il 12 agosto, non ricordo bene, ma il telefono non era raggiungibile. Il 12 agosto le mando un messaggio dicendole che non riuscivo più a contattarla e la sera scopro al telegiornale che l'avevano trovata a casa morta». Che rapporto avevate lei e Silvana? «Per me era un'amica, un'amica a distanza. Forse per Silvana era qualcosa di diverso. I nostri messaggi erano molto tranquilli, potrei farli vedere a chiunque, anche a mia moglie». Rispetto al testimone che avrebbe raccontato agli inquirenti di aver visto un uomo con la barba e i capelli lunghi nei pressi della casa della donna proprio il giorno dell'omicidio… «Lo avrà visto ma sarà un altro soggetto con la barba e i capelli lunghi, ce ne sono tanti in giro. Io non ero lì quel giorno». Vengono poi letti gli ultimi messaggi che i due si sono scambiati: Il 28 luglio 2025 l'uomo alle 11.08 scrive a Silvana: “Ciao, qualche giorno fa ti ho chiamato, non hai visto la mia chiamata?”. Alle 11.15 Silvana risponde: “No non l'ho vista” e lui alle 16.05 risponde a sua volta: “Va bene ciaooo”. Il 12 agosto l'uomo le scrive “Ciao Silvana ti ho chiamato ma non sei raggiungibile spero tutto bene fatti sentire”, questo messaggio non verrà mai recapitato al cellulare di Silvana, che è già morta.
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Il Tempo
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