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Giorgio Armani, cosa emerge dal testamento e chi è il beneficiario Morselli
Oggi 14-09-25, 11:17
Si va verso un cambiamento in casa Armani. Dopo la scomparsa di “re Giorgio”, è tempo di rendere esecutivo il nuovo statuto, che “entra in vigore al momento della successione”, al fine di definire il nuovo assetto organizzativo e gestionale dell'azienda. Come riporta il Corriere della Sera, l'assemblea della capogruppo Giorgio Armani Spa, in programma ad ottobre, potrebbe essere convocata a breve. L'obiettivo, infatti, è quello di attuare il prima possibile le disposizioni del defunto stilista, che era presidente e amministratore delegato con tutti i poteri. Dal testamento si deduce l'uscita totale dei familiari dal capitale (non dalla Fondazione), con l'ipotesi di un manager esterno che possa prendere il posto dell'insostituibile re della moda e affiancare Leo Dell'Orco, figura di riferimento per il comparto creativo. I nomi in ballo Le indicazioni fornite nel testamento da re Giorgio sono chiare: dare priorità ai gruppi che, già in passato, hanno avuto un rapporto di partnership con l'azienda e vantino un'esperienza decennale nel settore del lusso. Secondo un'indiscrezione raccolta dal giornale di via Solferino, tra i papabili vi sarebbe anche la multinazionale di Bernard Arnault. Il noto imprenditore francese, chairman e ceo di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, nonché proprietario di marchi prestigiosi di moda, non ha mai nascosto la sua ammirazione per lo stilista italiano. Tanto che, anni fa, aveva proposto ad Armani di rilevare una quota della sua azienda, ma la risposta era stata negativa. Ora, però, sembra esserci qualche segnale di apertura. “Giorgio Armani ci onora indicandoci come un attore in grado di instaurare una partnership con la maison eccezionale che ha costruito. Sono un grande ammiratore del suo talento. - ha dichiarato Arnault in una nota - Armani, che ho avuto la gioia di conoscere personalmente, era un vero genio; l'unico grande couturier, insieme a Christian Dior, ad aver costruito e guidato un marchio mondiale sia sul piano dello stile che su quello industriale. Se in futuro dovessimo lavorare insieme, Lvmh avrebbe a cuore di rafforzarne la presenza e la leadership a livello globale”. Chi sono i beneficiari “a sorpresa” dell'eredità di re Giorgio Quanto all'eredità di re Giorgio, oltre ai familiari e al compagno Leo Dell'Orco, tra i beneficiari sono spuntati alcuni nomi a sorpresa. Si tratta per lo più di collaboratori e dipendenti storici dello stimato stilista che, com'è noto, non lasciava nulla al caso. Tra i “volti noti” vi è Michele Morselli, amministratore delegato di Immobiliare srl, la società che gestiva il patrimonio immobiliare dello stilista. Armani avrebbe deciso di lasciare al 42enne Bpt per un valore complessivo di circa 32 milioni di euro, 100 milioni di azioni Essiloruxotica e alcune auto d'epoca. Re Giorgio avrebbe destinato anche una polizza assicurativa alla figlia di Morselli, Bianca, per la quale nutriva un sincero e profondo affetto. Infine, gli altri beneficiari dell'impero Armani sono: Angelo Bonsignore, ex modello e dipendente dell'Ufficio Stile, che ha ricevuto in eredità 935mila euro in titoli di Stato, e lo stilista scozzese Black Graeme Leslie, al quale Armani ha lasciato Bpt pari a 480mila euro.
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