s

Giovani islamici radicalizzati e rischio attentati: allerta e controlli a tappeto
Oggi 24-06-25, 09:35
Il conflitto scoppiato in Medio Oriente ha rinfocolato l'odio anti-occidentale e anti-democratico e ha fatto crescere a dismisura il numero dei giovani islamici radicalizzati. Il caso del ventenne arrestato a Perugia, accusato di fare proselitismo in favore dell'Isis via web e di essersi detto pronto a confezionare bombe per l'Iskp, l'articolazione dello Stato Islamico attiva nel Khorasan, è solo uno degli ultimi. Sono infatti sempre di più i ragazzi che si radicalizzano in rete, per lo più utilizzando app di messaggistica, e che sposano senza riserva la causa jihadista. Un fenomeno, questo, tanto allarmante quanto tenuto sotto osservazione da intelligence e antiterrorismo. Questi giovani vengono considerati a tutti gli effetti dei lupi solitari perché, in assenza di cellule strutturate sul territorio nazionale, si attivano autonomamente con l'utilizzo di internet e di canali nascosti. Particolare attenzione va riservata agli sbarchi e ai flussi migratori perché è lì, nel traffico delle tratte illegali, che potrebbero trovare una tana i soggetti pericolosi. Motivo per cui, dopo la riunione che si è tenuta domenica al Viminale, il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblico e il Comitato di analisi strategica antiterrorismo hanno stabilito di stringere le maglie della sicurezza nazionale. Come riporta l'Ansa, le indicazioni diffuse a prefetti e questori sono chiare e prevedono il rafforzamento della vigilanza su obiettivi americani, basi Usa e comandi Nato; meticolosità nel venire a conoscenza delle piazze agitate dagli antagonisti; verifica della protezione degli obiettivi israeliani e scrupolosi controlli in aeroporti e stazioni in cui è atteso il passaggio di turisti americani o ebrei. L'asticella dell'attenzione deve rimanere alta anche nelle location meno prevedibili. Ecco perché l'invito è a predisporre servizi di tutela adeguati anche nei locali, alle feste e ai concerti. Quello che può essere definito "effetto Gaza", d'altronde, trova piena dimostrazione nei numeri: in Europa gli attentati sono raddoppiati nel 2024 rispetto al 2023 ed il trend non si è arrestato.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
14:38