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Giustizia, travaso di bile a sinistra. "Faranno campagna su Garlasco"
Oggi 30-10-25, 15:07
Travaso di bile a sinistra per il via libera definitivo del Senato alla riforma della giustizia del governo di Giorgia Meloni. Ora la parola va agli italiani per il referendum costituzionale. E tra i dem già si affilano le armi. "La campagna elettorale della destra sul Referendum della Giustizia ormai è abbastanza chiara. Non so se la farà o non la farà la Meloni direttamente, ma sicuramente la stanno facendo molti mezzi di informazione della destra e anche alcuni che teoricamente di destra non dovrebbero esserlo. Come si realizza questa campagna subliminale? Facendo vedere una serie di errori della magistratura e contemporaneamente facendo discendere l'esigenza di un cambiamento che porterebbe come soluzione la separazione delle carriere", dice in un video pubblicato sui social l'ex ministro della Giustizia ed esponente Pd Andrea Orlando. Il dem afferma che "non è dimostrato che questi errori giudiziari siano conseguenza del fatto che le carriere non siano separate, perché basterebbe e sarebbe sufficiente fare un analogo programma sugli errori giudiziari negli Stati Uniti o in Gran Bretagna per scoprire che anche in Paesi dove c'è la separazione delle carriere gli errori giudiziari purtroppo non sono evitati. Ma questa sarà la campagna che andrà avanti", argomenta Orlando. "Non c'è nessun nesso logico tra gli errori giudiziari e l'assetto della magistratura e il rapporto tra pubblico ministero e giudicante. Ci sono pro e contro in sistemi con separazione delle carriere e in sistemi senza la separazione delle carriere. In nessuno dei sistemi purtroppo sono evitati gli errori giudiziari. Quello di cui dovremmo essere fieri noi è che, tutto sommato - attacca Orlando - i nostri gradi di giudizio consentono di ridurre o comunque di rimediare agli errori, anche se talvolta troppo tardi, e soprattutto non sono mai fatali, perché purtroppo esistono ancora Paesi nei quali errori giudiziari possono portare anche alla pena di morte sulla base di una valutazione errata dei fattori. Ma di questo credo che non si parlerà. La campagna sarà su Garlasco o altri dubbi casi di cronaca e - conclude l'ex ministro dem - come soluzione per non avere più questi problemi si dirà di votare per la separazione delle carriere. Peccato che tra le due cose non ci sia nessun rapporto". I capigruppo di maggioranza della Camera dei deputati Galeazzo Bignami (Fdi), Riccardo Molinari (Lega), Paolo Barelli (Fi), Maurizio Lupi (Noi Moderati) hanno inviato una lettera al Segretario Generale della Camera dei Deputati chiedendo di avviare la procedura per la predisposizione dei moduli per la raccolta, e la relativa certificazione, delle firme dei deputati necessarie alla richiesta di referendum popolare sul testo di legge costituzionale sulla Separazione delle Carriere approvato oggi dal Senato, in vista della prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A rappresentare lo spirito della maggioranza per un risultato storico il post della premier Giorgia Meloni: "L'Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un'Italia più giusta è anche un'Italia più forte".
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