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Gli "occhi spaccanti" di Raoul Bova diventano un marchio? La mossa strategica
Oggi 13-08-25, 18:32
I chiacchieratissimi "occhi spaccanti" di Raoul Bova potrebbero presto diventare un marchio registrato. Per frenare la diffusione degli audio finiti al centro dello scandalo (i messaggi vocali su WhatsApp, inviati alla modella Martina Ceretti e diffusi come presunta arma di ricatto da Fabrizio Corona), l'attore romano ha depositato lo scorso 5 agosto, presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, due richieste di registrazione che riprendono le frasi pronunciate sull'app di messaggistica. Lo apprende l'Adnkronos. "Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti", si sente nell'audio della bufera. L'espressione, diventata un tormentone su TikTok e Instagram, è stata registrata sia nella sua forma integrale sia nella sola versione "occhi spaccanti". Le domande coprono un'ampia gamma di settori: cosmetici, cartoleria, calzature, abbigliamento, prodotti alimentari e alcolici, oltre a servizi di consulenza e di telefonia. Ma cosa si nasconde dietro alla mossa di Bova? A spiegarlo è l'avvocato Michela Carlo, che lo rappresenta. "È semplicemente un modo, come tanti, per far cessare la diffusione dei video", si è limitata a spiegare. Un caso, quello che ha travolto il volto dello spettacolo, che Bova avrebbe giò provato a contenere con altre azioni legali. Secondo indiscrezioni di stampa, l'attore si sarebbe mosso contro Ryanair e il Napoli Calcio, che sui social avevano utilizzato in chiave ironica gli audio al centro della vicenda. Lo scorso 6 agosto, invece, il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un'istruttoria "al fine di accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti".
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