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Gran CarosElly - La piazzetta dei vip pro ReArm: Pd dalla pace allo show
15-03-2025, 07:07
Come un fidanzato altezzoso che si ostina a rifiutare i gesti di buona volontà che la partner gli offre, con generosa arrendevolezza. Come l'ultimo a Strasburgo: lei perde per strada mezzo partito, si dissocia dai socialisti, e lui, con quel sorrisetto perfido che hanno i campioni delle liti temerarie (chiedere a Beppe Grillo) la liquida in malo modo: «L'astensione è equivoca, devi liberarti dai riformisti». Insomma l'amore disperato di Elly Schlein e Giuseppe Conte, non si sopportano ma devono sottostare a una convivenza forzata, che barba, che noia. E dire che il cerimoniere, Michele Serra, che è rimasto un uomo di "Cuore", si è fatto in quattro per ospitare la "reunion", un'attenta coreografia, Piazza del Popolo invasa dalle bandiere arcobaleno, e loro due, Elly e Giuseppi, stretti dall'abbraccio del popolo, nuovi eroi dell'internazionale contro la "spregevole" tedesca. Solita organizzazione scrupolosa, treni e pullman della Cgil ed il presidio sanitario pagato (4.750 euro) da Zetema, la società integralmente partecipata da Roma Capitale, previsti 15 mila "pellegrini" per la pace. L'editorialista di Repubblica ha anche rivisto la convocazione per permettere al bastian contrario di Campo Marzio di partecipare all'eventone di oggi, specificando a tutti, che sarebbe stata una manifestazione contro l'Europa che si riarma. Il leader 5 stelle, però non ne ha voluto sapere, d'altra parte la sua incoronazione l'aveva già ricevuta a Strasburgo, il "Lenin" di Voltura Appula, con la claque portata da casa, era andato alla plenaria per avvertire Ursula von der Leyen, «vi asfalteremo». Per il momento tanti saluti a Michele Serra, e a un matrimonio che non si può ancora consumare, «non parteciperemo alla piazza, ci sono troppi guerrafondai». Senza perdere l'eleganza da professionista in pochette: «Credo alle buone intenzioni di Serra». Così a Piazza del Popolo, con la segretaria Pd ci saranno solo i parenti stretti, Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli, due prezzemolini che non perdono mai l'occasione di farsi vedere in giro, e come succede sempre agli eventi di richiamo assoluto, qualche inutile imbucato. Come Carlo Calenda (che pure su Rearm si è schierato a favore) ed il «buonissimo» Matteo Renzi, perfetto interprete della parabola del figliol prodigo. E poi, sì certo, un sacco di amici di Elly: il numero uno della Cgil Maurizio Landini, l'equivoco Gianfranco Pagliarulo dell'Anpi, i sindaci del Pd e tutte le anime di un partito sull'orlo di una crisi di nervi. In pratica quelli che si sono posti il dilemma di Nanni Moretti,.
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