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Guardie, ladri e la democrazia di Gulliver
Oggi 26-07-25, 07:47
Non so cosa penserebbe Gulliver ma la democrazia è lillipuziana. Usa il microscopio per cercare nelle cellule liberali il modo per dirci che sbagliamo sempre noi, italiani qualunque, convinti che la società possa vivere serena con un po' di buonsenso. Eppure la cronaca, i magistrati, a volte la stessa Cassazione ci spiegano che non è così, che siamo noi a sbagliare sempre e le guardie e i ladri non solo sono diventati la stessa cosa nel nome del woke ma ormai hanno rovesciato i ruoli. È meglio delinquere nel nome del diritto che cercare la legalità nel nome dell'azione. Come nel caso Ramy, la cui morte dispiace a tutti ma è la morte di un fuggitivo avvenuta per quello che si chiama rischio del mestiere e che vede oggi sul banco degli imputati non il crimine ma la legge. Con un'indagine che coinvolge i carabinieri che nel nome del popolo italiano l'avevano inseguito. La stessa cosa succede ad Ascoli con dei ladruncoli italiani che finiscono per mettere sotto processo quello Stato che a parole ci dice che loro sono i criminali.
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