s
Guru femministe indagate per stalking, gli insulti a Mattarella, Segre, Murgia...
Oggi 01-11-25, 14:29
Cortocircuito nella galassia variopinta dei diritti, del femminismo militante e del politicamente corretto. La Procura di Monza ha chiuso le indagini in merito a un'inchiesta per stalking nei confronti di tre attiviste molto note sui social - Carlotta Vagnoli, Valeria Fonti e Benedetta Sabene - che avrebbero organizzato "campagne denigratorie e offensive" nei confronti di un giornalista, A.S., e di Serena Mazzini, esperta di social media. Lo riporta il Corriere della sera. Il primo sarebbe stato preso di mira perché considerato "abusante" e "manipolatore", la seconda perché vista come "capogruppo di soggetti omofobi, misogini, transfobici". Negli atti dell'inchiesta, emersi dopo la chiusura delle indagini, figurano le chat del gruppo privato "fascistelle" piene di insulti nei confronti di figure pubbliche come Sergio Mattarella e Liliana Segre, e ancora Michela Murgia, Selvaggia Lucarelli (che per prima ha parlato del caso) , Chiara Valerio, Cecilia Sala, Cathy La Torre. Insomma, un elenco che include nomi conosciuti dell'impegno per i diritti. Chat che stridono con l'immagine delle attiviste impegnate nel dibattito sull'inclusività e sul femminismo. Tra i documenti agli atti sarebbe stato trovato anche un file denominato “La lista nera” con 14 nomi di personaggi noti e non. Una sorta di schedario classificato per città e tipologia di accusa: “molestatori, manipolatori, ricattatori”. Le indagate si difendono. Vagnoli si dice “sconcertata” per la pubblicazione degli atti lamentando che così si sia “messo a rischio non solo l'incolumità delle indagate ma anche tre persone estranee ai fatti”, criticando la diffusione di “conversazioni di privati cittadini”. Valeria Fonte, ha rilanciato: “Rivendico ciò che ho detto sui sionisti, sui giornalisti italiani, sulle persone transfobiche e omofobiche, sugli uomini, sui politici”. Siamo in un ambito dove agiscono diversi aspetti, dalla libertà di espressione alla discriminazione, dalle nuove tecnologie alla privacy, alla diffamazione. Detto questo, non sono pochi i follower che si sentono delusi o traditi dal comportamento delle tre.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
