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Idroelettrico e fotovoltaico: così con Enel acqua e sole, insieme, cambiano il volto dell'energia in Italia
Oggi 03-12-25, 15:13
L'idroelettrico, una delle fonti di energia rinnovabile storiche e consolidate del Paese, torna protagonista della transizione energetica grazie a nuove tecnologie e a interventi di integrazione con il fotovoltaico. In Piemonte, due progetti di ibridazione firmati dal Gruppo Enel – a Venaus, in Val di Susa, e a Narzole, nel cuneese – mostrano come l'unione tra acqua e sole possa rendere gli impianti più efficienti, sostenibili e utili ai territori. Oggi l'idroelettrico è considerato una risorsa affidabile e programmabile: le turbine idrauliche che azionano gli alternatori permettono una gestione precisa dei flussi d'acqua e contribuiscono alla sicurezza del territorio, specie in caso di siccità o precipitazioni eccezionali. La gestione della risorsa idrica resta comunque condivisa con comunità locali e amministrazioni, le cui esigenze ambientali e sociali, essenzialmente per gli usi civili e agricoli, rimangono prioritarie. Tre le principali tipologie di impianto idroelettrico: quelli ad acqua fluente utilizzano direttamente la portata di un corso d'acqua o di un canale di derivazione. Le strutture a bacino, con un invaso artificiale creato dalla diga da cui si può rilasciare acqua in maniera programmabile, garantiscono una maggiore flessibilità. Per di più, le dighe e le grandi opere ingegneristiche associate creano spesso bacini artificiali che, oltre alla funzione energetica, diventano elementi capaci di creare valore per il territorio, entrando a far parte di itinerari naturalistici, accogliendo appassionati di pesca sportiva e attraendo un turismo legato ai laghi artificiali. Infine gli impianti a pompaggio, con due serbatoi a quote diverse (a monte e a valle), gestiscono la fase della produzione e dell'accumulo in modo tale che nelle ore di scarso fabbisogno di energia l'acqua viene pompata in quota, per essere nuovamente disponibile per la produzione, nei momenti di picco della domanda di energia. Se l'idroelettrico assicura stabilità, il fotovoltaico resta un motore di crescita per le rinnovabili, perché, nonostante la sua variabilità – per il ciclo giorno/notte come per le condizioni meteorologiche - è una fonte disponibile quasi ovunque, totalmente rinnovabile e sempre più competitiva. È dall'unione di queste due tecnologie che nasce l'innovazione. Venaus, Narzole: gli impianti idroelettrici scoprono il fotovoltaico A Venaus, Enel ha scelto di portare il fotovoltaico direttamente sull'acqua. Nella vasca di raccolta della centrale idroelettrica è stato infatti installato un impianto fotovoltaico galleggiante, che non consuma suolo e beneficia di una maggiore efficienza dei pannelli grazie al raffrescamento naturale del bacino, riducendo – per effetto della copertura - l'evaporazione, contribuendo alla tutela della risorsa idrica. L'impianto, avviato nel 2023 con una potenza di 1 MW, è stato ampliato nel 2024 fino a 2 MW, per una produzione di circa 2,4 GWh l'anno. Ma la vera novità è l'utilizzo dell'energia solare per alimentare un sistema innovativo di de-sedimentazione del bacino: eliche e pompe movimentano i sedimenti del fondale, evitando così lo svuotamento periodico dell'invaso. Un'innovazione che migliora la continuità del servizio e riduce costi e impatti ambientali. A Narzole, nel verde delle Langhe, dove la centrale idroelettrica Enel è in funzione dal 1946, l'ibridazione passa attraverso un'opera tanto semplice quanto efficace: la copertura parziale dei dieci chilometri del canale di adduzione che partono da Buretto, nel comune di Bene Vagienna, con pensiline fotovoltaiche che ospitano 2.600 moduli bifacciali. La combinazione tra acqua e sole crea un impianto ibrido da 5.75 MW idroelettrici e 1 MW fotovoltaico, per 23 GWh di produzione idroelettrica e 1.3 GWh solare. Una sinergia che consente di evitare quasi 14.600 tonnellate di CO₂ all'anno e di soddisfare il fabbisogno elettrico di oltre 8 mila famiglie. Il progetto ha portato anche miglioramenti per il territorio: risistemazione degli argini del canale, un nuovo sistema di monitoraggio e videosorveglianza, minore evaporazione dal canale e perfino la realizzazione di un tratto di pista ciclabile illuminata e accessibile, integrata nel paesaggio. Acqua e sole, insieme, per il futuro dell'energia Le centrali ibride di Venaus e Narzole mostrano come integrare diverse fonti rinnovabili non sia solo un'opzione, ma una strategia chiave per migliorare l'efficienza degli impianti, ridurre l'impatto ambientale e restituire valore ai territori. In questa nuova stagione di transizione energetica, l'acqua resta al centro del sistema, ma oggi lavora fianco a fianco con il sole. L'integrazione fra energia idroelettrica e solare somma il vantaggio del mancato consumo di suolo a un miglior rendimento dei pannelli solari grazie alle temperature relativamente più basse. Una collaborazione che potrebbe diventare il modello per il futuro energetico italiano.
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