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Il network Deloitte continua a crescere in Italia
02-08-2025, 06:15
Più di 14 mila professionisti in tutta Italia, sedi in 24 città e un fatturato in continua crescita, che quest'anno ha toccato la cifra record di 1,68 miliardi di euro. La corsa di Deloitte in Italia non si ferma e la presenza sempre più capillare sul territorio italiano si contraddistingue per un importante investimento non solo sul capitale umano, ma anche su spazi lavorativi all'avanguardia, tra cui quelli di Roma, Milano e Bari. Beppe Pedone, Chief Operating Officer del colosso della consulenza e revisione, racconta il rafforzamento del network. Dottor Pedone, qual è il rapporto e il legame con la città di Roma? "La nostra sede si trova nel cuore della Capitale, in via Vittorio Veneto, in un edificio storico progettato nel 1927 da Carlo Broggi, che fu sede dell'IRI e di Fintecna. Abbiamo scelto di restaurare questo palazzo con grande attenzione, per valorizzare un patrimonio architettonico unico e offrire un ambiente di lavoro all'avanguardia alle nostre persone. La sede inaugurata nel 2024 è diventata il punto di riferimento per le oltre 2.600 persone di Deloitte operative sulla Capitale, finora distribuite in diverse sedi". Quali le caratteristiche della sede in via Vittorio Veneto su cui avete puntato? "Nella riqualificazione dell'edificio abbiamo puntato sull'innovazione tecnologica per aumentare l'efficientamento energetico e abbattere le emissioni. Così, abbiamo ottenuto tre prestigiose certificazioni internazionali – LEED, BREEAM e WELL – che attestano i più alti standard di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e benessere delle persone. Con i suoi 16.000 metri quadrati, è uno dei pochi edifici storici a Roma a raggiungere questo traguardo". In che modo la nuova sede supporta il modello di lavoro ibrido adottato da Deloitte? "Dal 2020 abbiamo adottato un approccio di Hybrid Working, che consente alle nostre persone di alternare lavoro in presenza e da remoto. La sede è stata progettata proprio per questo: ospita 70 sale riunioni, oltre 750 postazioni di lavoro e un auditorium per eventi e conferenze. Tutto è pensato per favorire collaborazione, flessibilità e benessere, rispondendo alle esigenze di un mondo del lavoro profondamente mutato e in continua trasformazione". Tra le novità della sede romana c'è Solaria Space. Di cosa si tratta? "A Roma abbiamo lanciato il nostro primo Solaria Space, poi inaugurato anche a Milano. Si tratta di un hub interamente abilitato dalla GenAI destinato a imprese, istituzioni e start-up: un luogo dove sperimentare da vicino le applicazioni della GenAI in tutto il suo potenziale. Deloitte sta investendo molto sulla GenAI e, con i Solaria Space di Roma e Milano, vuole accompagnare le imprese italiane in questa trasformazione tecnologica epocale". Anche a Bari è stata inaugurata una nuova sede molto grande: cosa vi ha spinto a fare questa scelta così importante? "Si tratta di un investimento di ristrutturazione e ammodernamento realizzato su un immobile pubblico, che ha rivitalizzato allo stesso tempo un'area della città tornata a essere dinamica e ricca di opportunità. La nuova sede è stata inaugurata a giugno presso il versante monumentale della Fiera del Levante e ha una superficie di oltre 9 mila metri quadri, con più di 600 postazioni, un auditorium da 260 posti, spazi collaborativi e un incubatoredi imprese. Un luogo che darà lavoro e opportunità di crescita professionale a moltissimi giovani altrimenti costretti ad andare via dalla Puglia". Ci sono progetti di impatto già avviati? "Le progettualità in cantiere sono tante, ma ce ne sono due molto importanti: il GenAI Center for Business Innovation, dedicato alle applicazioni dell'Intelligenza Artificiale Generativa, e NextOrbit, uno spazio dedicato al trasferimento tecnologico e alla New Space Economy. A Milano, invece, è stato inaugurato il Campus Deloitte". Quali le sue caratteristiche? "Dopo molti anni, Deloitte ha lasciato la sua sede in via Tortona ed è approdata in un edificio storico della città progettato dagli architetti Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Piero Portaluppi, tra corso Italia e via Santa Sofia. Guidare questa transizione è stato un lavoro complesso e lungo, ma che ci ha dato grande soddisfazione: anche la sede milanese è uno spazio all'avanguardia su tutti i fronti, pensato per integrare innovazione, sostenibilità e nuove modalità di lavoro. Oggi accoglie oltre 6500 persone – i professionisti Deloitte di Milano – su un totale di oltre 14 mila in tutta Italia. L'edificio è stato riqualificato con l'obiettivo di raggiungere alti standard ambientali: è un edificio Nearly Zero Energy, con certificazioni LEED Platinum e WELL Gold". Cosa rappresenta la sede di Deloitte per la città di Milano e per le vostre persone? "Con il lavoro di riqualificazione, realizzato da PIMCO Prime Real Estate in collaborazione con lo studio Skidmore, Owings & Merrill e la nostra divisione Real Estate, abbiamo voluto non solo restituire una nuova vita all'edificio che ci ospita, ma anche contribuire alla riqualificazione di tutta la zona, consapevoli dell'importanza di restituire valore alla città di Milano. Anche per questo i vari edifici sono stati intitolati a figure storiche e artistiche legate alla città come Bramante, Luini, Hayez, Arcimboldo e Leonardo da Vinci". Avete anche recuperato un edificio storico. Per quali iniziative lo userete? "Nella ex chiesa di San Paolo Converso abbiamo dato vita alla Galleria Deloitte. Nei prossimi anni questo luogo sarà usato per eventi, mostre, incontri. È uno spazio davvero suggestivo che conserva l'architettura originaria, ma che vogliamo trasformare in un punto di contatto con la città: un ponte tra passato, presente e futuro".
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