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Il padre di Sempio: "A chi ho dato quei soldi". Spunta l'ipotesi concussione
31-10-2025, 17:20
Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, è indagato per corruzione nell'indagine della Procura di Brescia che vede accusato l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari. Il genitore dell'indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi a Garlasco fornisce la sua versione in una intervista a Gianluigi Nuzzi questa sera a Quarto Grado, su Rete 4. Un'anticipazione è andata in onda a Dentro la Notizia, su Canale 5. Gli inquirenti, in base a quanto trapelato, per la Procura di Brescia sarebbe stato Giuseppe Sempio ad avere un ruolo nella presunta corruzione dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti che nel 2017 chiese rapidamente l'archiviazione di Sempio, ora nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Oltre al famoso biglietto scritto a mano trovato in casa Sempio, ci sarebbero anche altri elementi contro il nuovo indagato. Giuseppe Sempio ha sempre sostenuto che i soldi di cui si parla in alcune intercettazioni sono serviti per pagare in contanti (e senza ricevuta) il vecchio pool difensivo. In studio Simonetta Matone, esponente della Lega ed ex magistrato, afferma che è il "malcostume di vendersi la conoscenza con il magistrato è molto più diffusa di quanto non si pensi. Non necessariamente se quei soldi sono stati utilizzati per corrompere qualcuno, il qualcuno ne era perfettamente a conoscenza". Sia perché la somma è "importante, ma non giustifica un'archiviazione per un omicidio". Ma c'è l'ipotesi di un "millantato credito", insomma, quei soldi se sono passati di mano non sono serviti a corrompere. . Nel corso dell'intervista che andrà in onda integralmente questa sera Nuzzi chiede: "Lei ha preso queste somme in contanti, e chi portava il denaro?". Sempio senior appare provato: "Io a volte dovevo pagare gli avvocati. Gli avvocati facevano le...Insomma, fanno il loro lavoro. La gente va pagata, che sia stato un avvocato o un altro. Noi avevamo tre avvocati e sicuramente bisognava pagarli", è la difesa dell'uomo. Il conduttore chiede se ha dato soldi" dei collaboratori di Venditti, a dei carabinieri? Li ha portati a un mediatore? A una sorta di regista?". "No, no, no. Assolutamente no. Venditti poi l'ho visto solo quando mi ha interrogato, una volta solo e basta". Insomma conferma la versione di sempre mentre serpeggia l'indiscrezione, rilanciata in studio, che gli inquirenti possano cambiare l'inchiesta in concussione.
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