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Incredibile nel Salento: ricercato si camuffa da statua del presepe. Ma poi finisce male
Oggi 10-12-25, 18:24
A Galatone, nel cuore del Salento, un tranquillo presepe installato in piazza si è trasformato in una scena surreale destinata a diventare uno dei racconti più singolari di questo Natale. Tra pastori, Re Magi e la Natività, i cittadini hanno notato una presenza che stonava: una figura che, a differenza delle altre, sembrava muoversi. Le voci tra i passanti hanno iniziato a rincorrersi — «C'è una statua che si muove» — e qualcuno ha subito puntato lo smartphone per immortalare l'insolita apparizione. A fare chiarezza è stato direttamente il sindaco, Flavio Filoni, il primo ad accorgersi che quel “pastore vivente” aveva qualcosa di troppo realistico. La verità è emersa subito dopo l'arrivo delle forze dell'ordine. L'uomo non era un performer né un senzatetto in cerca di riparo dal freddo, ma un 38enne ghanese ricercato da tempo. Su di lui pendeva un ordine di carcerazione partito da Bologna: nove mesi e quindici giorni di pena da scontare per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri hanno effettuato i controlli necessari, confermando l'identità del finto pastore. Il tentativo di confondersi con le statue a grandezza naturale si è rivelato fallimentare e per l'uomo si sono aperte subito le porte del carcere di Lecce. Il sindaco Filoni ha espresso soddisfazione per l'esito dell'operazione e per la rapidità con cui le forze dell'ordine hanno collaborato: un risultato che, ha sottolineato, dimostra l'importanza della sinergia tra i vari corpi di sicurezza presenti sul territorio. La scelta del nascondiglio non è passata inosservata: affidarsi a un presepe — simbolo di accoglienza e protezione — per sottrarsi alla giustizia è sembrato a molti un paradosso destinato a entrare nella memoria cittadina.
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