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Infermieri dall'estero, l'Ugl: "Vanno definiti i requisiti formativi per la sicurezza dei pazienti"
20-10-2025, 14:57
"La scelta di ricorrere a infermieri provenienti dall'estero rappresenta oggi una toppa inevitabile per tamponare un'emergenza strutturale che da troppo tempo affligge il Servizio sanitario nazionale. Ma non può diventare la normalità, né essere la sola risposta al problema". Il Segretario Nazionale di Ugl Salute Gianluca Giuliano va all'attacco. "La carenza di infermieri è frutto di anni di scelte miopi, blocchi del turnover, condizioni lavorative sempre più pesanti e stipendi tra i più bassi d'Europa. Accogliamo con favore i primi provvedimenti presi dal Governo, come il rinnovo per favorire l'aumento delle retribuzioni e il rinnovo dei contratti, passi importanti per iniziare a recuperare l'attrattività della professione". "È fondamentale - sottolinea - che l'ingresso di infermieri stranieri nel Ssn sia regolato da una disciplina chiara, uniforme e condivisa. Serve un accordo Stato-Regioni che definisca i requisiti professionali, linguistici e formativi minimi, per garantire qualità dell'assistenza, sicurezza per i pazienti e tutela del personale sanitario stesso. Non possiamo permettere che l'urgenza diventi pretesto per abbassare gli standard". Per Ugl Salute, il rilancio del Ssn "passa dalla valorizzazione del personale sanitario italiano, dalla programmazione seria delle assunzioni e da politiche retributive e organizzative all'altezza della professione infermieristica”.
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