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Isde Toscana boccia senza mezzi termini il progetto del Polo Logistico: "E' da cancellare"
Oggi 26-08-25, 16:48
Un progetto che potrebbe devastare uno degli angoli più belli ed incontaminati della Toscana. Una zona, a cavallo tra Arezzo e Siena, che vive, ancora oggi, in un difficile equilibrio. Tra passato e presente, tra sviluppo e tradizioni, tra agricoltura e terziario. Il nostro giornale, nel silenzio dei quotidiani locali, ha raccontato a più riprese ai propri lettori dell'incredibile progetto del Polo Logistico di Bettolle. Oggi Isde Toscana, l'associazione italiana medici per l'ambiente, ha bocciato senza appello quella (malsana) idea. E ha richiamato l'attenzione sul suolo, risorsa non rinnovabile e insostituibile per la regolazione idrica, la fertilità, la biodiversità e la salute umana. Secondo l'ultimo Rapporto Ispra 2023, nella regione che fu di Dante Alighieri e di Nicolò Machiavelli, risultano già consumati oltre 141.000 ettari di suolo e solo nel 2022 se ne sono persi altri 350, soprattutto in aree agricole di pregio. "Il caso di Bettolle, collocato in un territorio già fortemente infrastrutturato e fragile dal punto di vista idrogeologico, rappresenta in modo emblematico un modello di sviluppo ormai insostenibile", si legge nel portale dell'associazione diretta da Francesco Romizi. L'ulteriore impermeabilizzazione di un'area vulnerabile alle alluvioni, il sacrificio di suolo agricolo nonostante la disponibilità di capannoni e aree dismesse, l'aumento del traffico e dell'inquinamento atmosferico con conseguenti effetti sulla salute dei cittadini e l'incoerenza rispetto agli indirizzi europei e regionali delineano una scelta in aperta contraddizione con la Strategia europea per il Suolo 2030 e con la normativa regionale toscana. “Non è più tempo di nuove cementificazioni – dichiara Isde Toscana – ma di rigenerazione, resilienza e salute. La tutela del suolo è una priorità di sanità pubblica, sicurezza civile e giustizia intergenerazionale”. Per questo l'associazione ha chiesto che il progetto del Polo Logistico venga definitivamente cancellato, "orientando le scelte verso il recupero delle aree dismesse già disponibili, l'adozione di un obiettivo vincolante di consumo netto di suolo pari a zero in linea con gli impegni europei, la valutazione sistematica dell'impatto sanitario di ogni trasformazione urbanistica e il sostegno a interventi di rinaturalizzazione e de-impermeabilizzazione".
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