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Israele, ok all'insediamento che spezzerà in due la Cisgiordania
Oggi 21-08-25, 07:48
Israele prende una decisione «storica», mettendo «un altro chiodo sulla bara» della «pericolosa idea» di creare uno Stato palestinese e «cancella dal tavolo l'illusione» di una soluzione a «due popoli due Stati». Sono le parole scelte dal ministro delle Finanze ed esponente dell'estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, dopo l'approvazione definitiva di un progetto di insediamento in Cisgiordania che, di fatto, dividerebbe il territorio attualmente controllato dall'Autorità nazionale palestinese in due. Confermato, quindi, il piano che prevede lo sviluppo degli insediamenti nella zona denominata "E1", un'area di 12 chilometri quadrati tra Gerusalemme Est e l'insediamento di Maale Adumim, che dovrebbe essere esteso con oltre 3.500 nuovi appartamenti. I lavori infrastrutturali potrebbero iniziare nei prossimi mesi e la costruzione delle case potrebbe iniziare tra circa un anno. Dura la reazione dell'Anp, secondo cui il progetto «consacra la divisione della Cisgiordania occupata in cantoni isolati l'uno dall'altro, che diventano simili avere e proprie prigioni tra le quali è impossibile spostarsi, se non attraverso i checkpoint dell'occupazione e sotto il terrore delle milizie armate dei coloni». L'Autorità nazionale palestinese, quindi, ha invitato la comunità internazionale a intervenire. Una presa di posizione è giunta anche dall'Ue tramite il Servizio europeo per l'azione esterna, che ha ribadito la posizione esplicitata dall'Alta rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera, Kaja Kallas, lo scorso 14 agosto. «La decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento"'E1" indebolisce ulteriormente la soluzione dei due Stati e viola il diritto internazionale", aveva affermato Kallas, esortando Israele a "desistere" dal portare avanti questa decisione. Una dura condanna nei confronti degli ultimi piani di Israele è arrivata anche dal presidente francese Emmanuel Macron, da giorni protagonista di una diatriba diretta con il premier Benjamin Netanyahu. Parlando dell'offensiva che lo Stato ebraico ha intenzione di portare avanti a Gaza, il capo dell'Eliseo ha dichiarato che «può condurre a un vero disastro per i due popoli e trascinare la regione in una guerra permanente». A tendere la mano a Netanyahu è invece ancora una volta Donald Trump. Il presidente americano, parlando del conflitto con l'Iran nel corso di un talk radiofonico, ha definito il premier israeliano «un eroe di guerra». Inoltre, l'amministrazione americana ha annunciato sanzioni contro quattro membri della Cpi: la canadese Kimberly Prost, il francese Nicolas GuilChilometri L'area tra Gerusalemme Est e l'insediamento di Maale Adumim, prevista dal governo di Gerusalemme lou, Nazhat Shameem Khan delle Figi e il senegalese Mame Mandiaye Niang. Una decisione che è stata immediatamente elogiata da Netanyahu. Sul campo, intanto, continuano gli scontri. Hamas ha rivendicato un attacco a sorpresa contro un accampamento dell'esercito israeliano a Khan Younis. Le Brigate al-Qassam hanno parlato di «morti e feriti» fra le fila israeliane, mentre l'Idf ha confermato solamente il ferimento di tre soldati, di cui uno in maniera grave.
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