s

Italia in campo per Gaza: Meloni invitata in Egitto alla firma dell'accordo
Oggi 11-10-25, 08:41
«L'Italia è pronta a fare la sua parte». Il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, a poche ore dall'annuncio del presidente Trump sull'intesa raggiunta del piano di pace, ha spiegato quale sarà il ruolo del nostro Paese nel processo di ricostruzione di Gaza. «Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina» ha annunciato il vicepremier. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è andato più nello specifico: «Ho autorizzato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Portolano, a disporre la ripresa delle attività italiane nell'ambito della missione Eubam Rafah, cui partecipa personale dei carabinieri, per la riapertura del valico con le medesime modalità del gennaio 25, in coordinamento con la Farnesina». Nel piano di pace viene previsto che il 14 ottobre il valico di Rafah, in coordinamento fra Unione europea e le parti, verrà aperto alternativamente su due direzioni in uscita verso l'Egitto ed in entrata verso Gaza. Anche se, come ha anticipato il ministro Crosetto, non sarà da Rafah che passeranno circa 600 autoarticolati di aiuti umanitari al giorno dentro Gaza, ma da altri valichi. Le Nazioni Unite hanno ricevuto il via libera da Israele per iniziare a fornire aiuti già a partire da domenica. Circa 170 tonnellate di derrate alimentari già posizionate in Giordania e in Egitto. Sempre domenica inizieranno le operazioni di rilascio di prigionieri palestinesi. Mentre la distribuzione di aiuti e cibo rimane appannaggio del programma alimentare mondiale dell'Onu, l'Italia si occuperà dell'emergenza sanitaria, in particolare della ricostruzione degli ospedali, delle infrastrutture (come strade, elettricità, condotti dell'acqua e del gas) e dell'addestramento dei poliziotti locali. In realtà nell'area già c'era un contingente di carabinieri impegnati proprio nell'ambito di Eupol Copps, l'Ufficio di coordinamento europeo per il supporto alla polizia palestinese. Circa 200 uomini dell'arma del Battaglione Tuscania e della seconda Brigata mobile. Un contingente che il ministro Crosetto richiamò in via precauzionale nel 2023 con l'intensificarsi dei bombardamenti e l'avanzata dell'esercito israeliano. Un anno più tardi gli Stati Uniti hanno chiesto al governo di tornare nella base di Gerico con almeno 500 uomini. In realtà l'Italia ha mandato 25 militari per contribuire alla stabilizzazione della sicurezza sul territorio, una presenza che adesso verrà implementata a circa 200-250 uomini. Ma di cosa si occuperanno? Fondamentalmente insegneranno alla polizia palestinese le regole di ingaggio, il controllo del territorio, il rispetto delle leggi, come si fa una identificazione, una perquisizione, un arresto, come si notificano degli atti, come si raccolgono le testimonianze e gli indizi. Militari Il numero di carabinieri che l'Italia manderà nella base di Gerico per addestrare la polizia palestinese Parallelamente alcuni agenti palestinesi potrebbero venire in Italia per frequentare i corsi al Co-Espu, il Center of excellence for stability police units, in collaborazione con gli Usa. L'attività italiana nella Striscia ovviamente dovrà essere anticipata da un passaggio parlamentare. Per questo mercoledì alla Camera ci sarà l'informativa urgente del Governo sul piano di Pace a cui parteciperà il ministro degli Affari esteri Autoarticolati Il numero di camion di aiuti umanitari che quotidianamente passeranno dai valichi che verranno aperti a breve ai confini di Gaza Antonio Tajani. Mentre tiene banco l'invito che ha ricevuto la premier Giorgia Meloni in Egitto per presenziare alla grande cerimonia di firma ufficiale dell'accordo di pace. Se per Fratelli d'Italia è la prova dell'«inequivocabile contributo» del governo per le opposizioni è solo frutto dell'atteggiamento di subalternità del presidente del Consiglio alle posizioni di Washington.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Quotidiano.net

Il primo ministro palestinese visita il valico di Rafah
Il Manifesto
