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Kallas: “Mosca usa armi chimiche in Ucraina” — Sanzioni alla Russia, nessun accordo nell'Ue
Ieri 15-07-25, 17:57
L'Alta Rappresentante dell'Unione Europea per la Politica Estera, Kaja Kallas, ha lanciato un allarme preoccupante al termine del Consiglio Affari Esteri, denunciando l'uso sempre più frequente di armi chimiche da parte della Russia contro le truppe ucraine. "Dall'inizio dell'invasione ci sono stati oltre 9 mila casi di attacchi con armi chimiche proibite", ha affermato, citando rapporti dei servizi di intelligence olandesi e tedeschi. "L'intensificarsi di questi attacchi è molto preoccupante e dimostra la volontà di Mosca di piegare Kiev con ogni mezzo". Parallelamente, il Consiglio non è riuscito a trovare un'intesa sul diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che mira a tagliare ulteriormente i finanziamenti della guerra in Ucraina. "Mi rattrista che non siamo riusciti a raggiungere un accordo oggi – ha detto Kallas – le trattative vanno avanti da due mesi, ora la palla è nel campo della Slovacchia". Il governo slovacco, insieme a quello ungherese, è stato indicato come il principale ostacolo al via libera, con il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski che ha dichiarato: "Chiedete all'Ungheria e alla Slovacchia". La situazione evidenzia le difficoltà interne all'Unione nel mantenere una linea comune, mentre sul campo la guerra in Ucraina continua a provocare una crisi umanitaria e militare di vasta portata.
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