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Kaufmann interrogato dai pm in Grecia: "Sono innocente", poi il silenzio
Oggi 25-06-25, 12:56
Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, il presunto assassino di Villa Pamphili, a Roma, si è dichiarato innocente nel corso di un interrogatorio avvenuto questa mattina a Larissa, in Grecia, nell'ambito di un Ordine europeo di indagine richiesto dalla Procura capitolina. "Sono innocente, voglio parlare con il mio avvocato e con il consolato americano prima di decidere se rispondere", sono state le uniche parole pronunciate dal 46enne, di nazionalità americana, di fronte ai magistrati greci e italiani e agli investigatori della squadra mobile, questi ultimi in video collegamento da piazzale Clodio. L'uomo si è successivamente avvalso della facoltà di non rispondere in merito al caso dei corpi senza vita di Anastasia Trofimova, 28enne russa, e della figlia Andromeda di quasi un anno, ritrovati lo scorso 7 giugno nel parco di Villa Pamphili. Secondo quanto si apprende, l'interrogatorio è durato circa 30 minuti. Nel frattempo, domani è prevista in Grecia l'udienza di fronte ai giudici della Corte d'appello di Larissa, che dovranno esaminare la richiesta di estradizione presentata dallo Stato italiano e alla quale Kaufmann si era opposto, preferendo di essere estradato negli Stati Uniti. I tre avrebbero dormito insieme, in un giaciglio a Villa Pamphili, per almeno due settimane, condividendo un angolo nascosto e coperto tra i cespugli di oleandro. Secondo gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, si tratterebbe di un duplice omicidio aggravato. Gli elementi raccolti da chi indaga (tabulati telefonici, celle, video di sorveglianza) stanno restituendo particolari che chiariscono sempre di più i dettagli. Ogni mattina i tre lasciavano il parco per recarsi nei pressi del mercato di San Silverio, dove si lavavano e facevano colazione. È tra il 3 e il 4 giugno che gli investigatori collocano il primo omicidio, quello di Anastasia. In quelle ore il telefono di Kaufmann si spegne e smette di impegnare le celle telefoniche della zona. Poche ore prima, l'uomo era stato coinvolto in una rissa nello Starbucks di piazza San Silvestro, in pieno centro. I filmati lo mostrano agitato, con una benda sulla tempia sanguinante, la piccola in braccio e Anastasia al suo fianco. Il titolare del locale ha riferito che Kaufmann ha rifiutato l'intervento dei soccorsi e si è allontanato verso via del Corso, per poi far perdere le sue tracce. Quella stessa notte, secondo il medico legale che ha effettuato l'autopsia, Anastasia muore. Le cause esatte della morte sono ancora da accertare, ma si ipotizza il soffocamento «dolce». La piccola Andromeda, invece, sarebbe stata strangolata. Gli esami istologici saranno determinanti per chiarire la dinamica. Dopo il primo omicidio, Kaufmann avrebbe vagato per due giorni con la bambina. Il 5 giugno viene fermato dalla polizia, visibilmente ubriaco e con in braccio la piccola che il giorno successivo viene ritrovata morta, strangolata. I corpi vengono scoperti il 7 giugno, a Villa Pamphili, a 200 metri di distanza l'uno dall'altro. Anastasia era nuda, coperta da un telo di plastica nero e il suo corpo, già in avanzato stato di decomposizione, mostrava segni compatibili di una putrefazione accelerata per via del caldo torrido. Kaufmann è rimasto a Roma fino all'11 giugno, quando ha preso un volo per la Grecia, per poi essere arrestato a Skiathos e rinchiuso nel carcere di Larissa.
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