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La difesa dell'ex pm Venditti blinda pc, cellulari e hard disk prima di arrivare al Riesame
Oggi 03-11-25, 09:08
La mossa dell'ex procuratore Mario Venditti per ritardare l'analisi dei cellulari, in attesa del Riesame. È ancora braccio di ferro nell'inchiesta per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco, che vede l'allora pm accusato di essere il presunto corrotto che nel 2017 archiviò Andrea Sempio dall'accusa di omicidio dietro pagamento dell'ipotetico corruttore Giuseppe Sempio. Stamattina, su disposizione della Procura di Brescia, avrebbe dovuto prendere il via l'accertamento tecnico irripetibile affidato dal procuratore Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola al consulente informatico Matteo Ghigo per estrarre la "copia forense" da "dispositivi" e "supporti" di Venditti e cercare "dati rilevanti" per l'inchiesta per corruzione da parte della famiglia Sempio, anche in messaggi che siano stati «eventualmente cancellati», sia recentemente, da quando il figlio è finito sotto accusa della Procura di Pavia per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, ma pure ai tempi in cui vengono contestati i reati corruttivi legati all'archiviazione. Le operazioni, però, sono slittate a data da destinarsi, dopo che l'avvocato Domenico Aiello, impegnato in un braccio di ferro con i pm a colpi di ricorsi e controricorsi con al centro proprio la mole di dispositivi elettronici sequestrati al suo assistito Venditti durante le perquisizioni dello scorso 26 settembre, ha formalizzato al gip e alla Procura generale bresciana la propria riserva di richiedere che l'accertamento si svolga in sede di incidente probatorio, per evitare che sui cellulari dell'ex pm, con la copia forense integrale, siano compiute attività che il difensore reputa «non decise e non presidiate da un giudice terzo, tenuto conto che la procura pare non abbia inteso adeguarsi e rispettare il primo annullamento disposto» il 17 ottobre dal Tribunale del Riesame. Un annullamento parziale, che ha confermato i gravi indizi e avverso il quale la stessa Procura ha disposto un nuovo sequestro, senza contare che il materiale elettronico è ancora vincolato dal sequestro effettuato nell'ambito dell'altra indagine nella quale è coinvolto Venditti, che oltre a essere indagato per l'archiviazione lampo di Sempio è implicato nell'indagine sul Sistema Pavia per corruzione e peculato. Il secondo sequestro dei magistrati bresciani, con la notifica dell'avviso di accertamento irripetibile sui telefoni, hard disk, pc e altri dispositivi sequestrati sia a Venditti che a Giuseppe Sempio, ha spinto il penalista Aiello a giocare in anticipo la carta della riserva dell'incidente probatorio e bloccare così l'estrazione della copia forense, sperando che il Riesame si pronunci a favore del magistrato prima ancora che la Procura metta le mani sul contenuto dei telefonini.
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