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La Flotilla può comunicare grazie a Elon Musk
Oggi 07-09-25, 17:30
La rotta della Global Sumud Flotilla è ancora assai incerta: parte, poi si ferma, riparte ancora, aspetta di nuovo, passando più ore in porto che in mare. Gaza è ancora lontana, insomma, ma ci sono cose di cui i novelli marinai non possono rinunciare, tra cui una connessione internet stabile e funzionante; per comunicare con l'esterno, certo, ma soprattutto per postare sui social l'impresa nella quale si sono imbarcati. Ma come fare a restare connessi in alto mare? Un modo ci sarebbe, ed è anche l'unico davvero “sicuro”: è Starlink di Elon Musk, strumento cui la Flotilla si starebbe in effetti servendo in questi giorni di continue esitazioni e di soste in porto. Ma come, Musk per la sinistra non era un “tecnofascista”, un “servo di Trump”, un “aspirante tiranno”? Davanti alla necessità, a quanto pare, i ProPal si piegano al principio di realtà, dimenticando ideologie, battaglie politiche, prese di posizioni e boicottaggi conto il capitalismo brutto e cattivo. A svelare la notizia è stato Andrea Stroppa, giovane informatico e “uomo” di Musk in Italia, che ieri in un post su X ha scritto: “A bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla per la missione Gaza è stato scelto Starlink per garantire le comunicazioni. Buona domenica”, taggando in coda Elly Schlein, Angelo Bonelli e Giuseppe Conte. Un post evidentemente ironico, pensato proprio per “trollare”, come si dice in gergo (ovvero per prendere in giro) gli attivisti che fino a ieri odiavano il da loro considerato “nazista” magnate sudafricano e che oggi, invece, si avvalgono della sua tecnologia per la loro missione verso Gaza. Coerenza avrebbe voluto che la spedizione avesse utilizzato un qualche dispositivo equo&solidale, magari sviluppato da qualche attivista ProPal e pensato per questo genere di occasioni; peccato però che una connessione satellitare “di sinistra” non esiste, e quindi, loro malgrado, gli attivisti – che a dire il vero non hanno mai brillato né per coerenza né per spirito guerriero, specie se si tratta di “comodità” cui non si può rinunciare - hanno dovuto bussare alla porta del nemico. Nemico che, essendo diverso da loro, non nega la sua tecnologia a nessuno, come un imprenditore degno di questo nome dovrebbe fare. Naturalmente i capitani di Flotilla si sono guardati bene dal confermare l'utilizzo di Starlink e il motivo di questo silenzio è piuttosto facile da intuire: è l'imbarazzo. L'imbarazzo di essersi scagliati fino a ieri contro qualcuno che adesso gli sta garantendo la possibilità di comunicare le loro “imprese”, di postare stories e video dove possono mostrare al mondo quanto sono bravi, buoni, solidali. Per far vedere che loro, come sempre, sono i migliori; migliori di tutti ma soprattutto di quel capitalista cattivone di Elon Musk. Talmente cattivo da permettergli di insultarlo la sua connessione.
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Il Tempo
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