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La Gdf sequestra beni per 106 milioni a quattro imprenditori "socialmente pericolosi"
Ieri 31-10-25, 17:01
I finanzieri del comando provinciale di Roma stanno eseguendo il provvedimento emesso, su proposta della procura, dal locale Tribunale Penale-Sezione Misure di Prevenzione, con cui è stato disposto il sequestro per sproporzione dei beni del valore di oltre 106 milioni di euro, riconducibili a quattro imprenditori romani ritenuti socialmente pericolosi. I quattro sono risultati, nello sviluppo di precedenti attività investigative svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Roma, gravemente indiziati di appartenere a un'associazione per delinquere, con l'aggravante di aver agevolato organizzazioni di tipo mafioso, dedita alla commissione di plurimi reati tributari, nonché a conseguenziali operazioni di riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di denaro di provenienza delittuosa, fatti per i quali sono stati destinatari, nell'aprile 2021, nell'ambito dell'indagine che ha coinvolto la società Maxpetroli Italia, di misure cautelari personali. In particolare, le accurate indagini condotte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico), articolazione del suddetto Nucleo Pef, hanno fornito elementi per configurare nei confronti dei soggetti coinvolti indizi di pericolosità sociale, alla luce del loro consolidato comportamento illecito, emerso dai numerosi precedenti penali specifici, che ha consentito l'accumulazione di ingenti risorse economiche, idonee a sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, ha disposto il sequestro di unità immobiliari, nei comuni di Roma, Fiumicino e Olbia, autoveicoli (anche di lusso) e motoveicoli, del patrimonio aziendale di imprese riconducibili agli imprenditori, orologi di valore e opere d'arte (già sottoposti a sequestro penale nell'ambito delle pregresse attività svolte). Tra i beni aggrediti dal provvedimento emerge una villa con accesso diretto al mare, dotata di piattaforma privata con predisposizione di attracco barche a Punta Lada, nei pressi di Porto Rotondo (Olbia).
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