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La Germania apre al modello Albania alla vigilia delle elezioni. Scossa sui migranti
19-02-2025, 07:46
Il modello Albania piace, ma non solo alla destra italiana: anche l'Europa si sta svegliando da un torpore che da tempo l'aveva colpita. Chissà se a comprenderlo saranno anche i magistrati. Infatti, a fine gennaio i giudici della Corte d'appello di Roma hanno sospeso il trattenimento dei 43 migranti portati nel centro di Gjader. È la terza volta che si oppongono alla volontà dell'Esecutivo e ora si resta in attesa della decisione della Corte di giustizia europea che si esprimerà il 25 febbraio. Ma la destra non indietreggia, anche perché le dichiarazioni che arrivano dall'Europa e da oltreoceano con Donald Trump, sono in suo favore. A parlare di migranti è il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz, candidato della Cdu alle elezioni del 23 febbraio, che si è espresso così in un'intervista a Politico: «Il numero delle persone che viene da noi deve essere ridotto rapidamente. Molti altri paesi hanno dimostrato che questo può essere fatto. Perché non dovrebbe funzionare in Germania?». Merz ha promesso di chiudere i confini della Germania il primo giorno del suo mandato, sostenendo che incontrerà altri governi per concludere accordi sull'immigrazione, seguendo l'esempio di Giorgia Meloni. Intanto, arriva un altro importante endorsement per il governo: Magnus Brunner, il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, ha incontrato ieri a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio. Con Meloni «abbiamo avuto una proficua conversazione, siamo allineati su tutti i temi di cui abbiamo discusso», ha detto Brunner. E prosegue: «Abbiamo parlato del Patto sulla migrazione e l'asilo, perché l'Italia è un partner molto importante per noi quando si tratta di migrazioni, di attuazione del Patto e quando si tratta della nuova legislazione, come quella sui rimpatri. Grazie, Giorgia Meloni, per la calorosa accoglienza». Palazzo Chigi fa sapere che al centro del colloquio c'erano le prossime iniziative di politica migratoria della Commissione europea. Il Presidente Meloni ha, inoltre, ribadito il suo sostegno per un nuovo e più efficace quadro normativo europeo in tema di rimpatri in vista dell'imminente presentazione da parte della Commissione di una specifica proposta legislativa. Particolare attenzione è stata, infine, riservata all'attuazione del Protocollo Italia-Albania per cui è stato concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo operativo tra servizi della Commissione e autorità italiane. Inoltre, a sottolineare l'unità di intenti all'interno dell'Esecutivo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi hanno presieduto alla Farnesina il tavolo di coordinamento interministeriale Esteri-Interno, per definire posizioni comuni e a facilitare la condivisione delle informazioni tra i due dicasteri. Piantedosi ha sottolineato «l'importanza di effettuare rimpatri in Stati terzi diversi da quelli di origine e la realizzazione di Hub europei in cui fare confluire tutti i migranti irregolari presenti nel territorio della Ue. In questo contesto la Commissione europea sta già lavorando alla nuova proposta legislativa in tema di rimpatri, al fine di fornire agli Stati membri strumenti più adeguati e arrivare a inaugurare un vero e proprio sistema di rimpatri europei, con procedure comuni». Dall'Europa a parlare è l'eurodeputato di FDI, Alessandro Ciriani: «Le dichiarazioni di Brunner confermano la validità dell'approccio del governo. L'intesa tra Italia e Albania per il trasferimento dei migranti irregolari è la dimostrazione di come il nostro Paese stia dando risposte innovative e realizzabili». Poi le parole di Maurizio Gasparri: «Nel 2024 gli sbarchi sono diminuiti del 60%. Con il governo di centrodestra ci sono stati meno viaggi degli scafisti, meno sbarchi e meno morti».
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