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La giornata mondiale del caffè turco, patrimonio Unesco
Oggi 05-12-25, 16:47
Roma, 5 dic. (askanews) - Un sorso di cultura. E' il caffè turco, che oggi a Roma festeggia i 12 anni di inserimento nel Patrimonio Immateriale dell'Unesco, avvenuto il 5 dicembre del 2013. Un caffè che, grazie al suo metodo unico di preparazione e presentazione e al suo valore sociale e storico è anche diventato la prima "denominazione di prodotto tradizionale" della Turchia registrata ufficialmente nell'Unione Europea. Per festeggiarlo, si è svolto un evento all'ambasciata turca a Roma. Elif Çomoglu lgen, ambasciatrice della Turchia a Roma: "Il viaggio del caffè è iniziato dallo Yemen in Africa, in Medio Oriente, arrivando agli Ottomani a Istanbul e secondo i dati storici fu a quel tempo che l'ambasciatore d'Italia che proveniva da Venezia ha portare i chicchi di caffè da Istanbul all'Italia ed è così che crediamo che sia iniziata la storia della fortissima tradizione del caffè in Italia e attraverso l'Italia nel mondo". Il caffè turco vanta una storia di oltre 500 anni e oggi è quasi una bevanda 'da meditazione'. Segue riti precisi e molto diversi da quelli del tradizionale 'espresso italiano', che si consuma in un sorso sia a casa sia al bar. Ma il suo profumo unisce comunque due paesi che hanno una lunga tradizione di amicizia, Italia e Turchia. Elif Çomoglu lgen, ambasciatrice della Turchia a Roma: "In effetti, come ambasciatrice turca a Roma ho un lavoro difficile perché il caffè è anche un elemento molto forte nella cultura italiana, che definisce la cultura italiana, ma allo stesso modo in Turchia abbiamo una tradizione del caffè molto forte e se si guarda alla storia, questo è qualcosa che può ulteriormente collegare la Turchia all'Italia". Il caffè turco è un caffè che non ha fretta e il suo è uno dei metodi di preparazione più antichi ancora in uso: i chicchi tostati e macinati, vengono fatti bollire con acqua fredda in un bricco, poi riscaldati fino alla formazione di una perfetta schiuma. Peculiare anche la presentazione in piccole tazzine di porcellana, dove si depositano i fondi. Immancabile un lokum ad accompagnarlo. Elif Çomoglu lgen, ambasciatrice della Turchia a Roma: "Naturalmente i metodi di preparazione sono diversi, ma le stesse cose valgono per il caffè turco e per il caffè italiano. Ci piace prendere un caffè durante piacevoli conversazioni, alla fine di una cena in famiglia. Il caffè turco è più forte, ha una preparazione più lunga e si consuma più lentamente".
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