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La Lazio stende la Juve, Tudor esonerato
Oggi 27-10-25, 14:41
Decide Basic ma che cuore la Lazio incerottata di Sarri. Batte una Juve sempre più in crisi e guadagna un po' di fiducia per un campionato ancora tutto da giocare. Seconda vittoria in casa della stagione e sopratutto un'altra partita senza subire gol (sono quattro su otto gare). La fotografia della sfida vinta con merito dai padroni di casa e nella rete di Basic, alla quarta da titolare. Lotta su ogni pallone il croato così come questa Lazio che non si vuole piegare a un avvio di stagione pieno di sfortuna. Anche stavolta l'elenco degli indisponibili è lungo per Sarri che deve fare a meno di quattro titolari, Tavares, Rovella, Castellanos e Cancellieri oltre che dei fuori rosa, pure loro infortunati, Gigot e Dele-Bashiru. Per di più almeno cinque di quelli che il tecnico schiera non sono in perfette condizioni: Marusic, Pellegrini (parte in panchina), Zaccagni, Dia e Isaksen rispondono presente nonostante i problemi fisici accusati negli ultimi tempi. Il dubbio finale sul terzino sinistro viene risolto dal recupero del montenegrino che cambia fascia, con Lazzari rilanciato sulla destra. Sull'altro fronte Tudor rivoluziona la squadra temendo la stanchezza di Madrid dove la su Juve ha perso ma ha fornito un'ottima prestazione. Sceglie una squadra operaia, fuori a sorpresa Yildiz e Thuram, due punte in attacco con Vlahovic che affianca David, in porta torna Perin. Si parte davanti a 55.000 spettatori con almeno 10.000 juventini e i laziali che contestano il presidente Lotito per il primo quarto d'ora. Dopo nove minuti la partita si stappa: Cataldi recupera un pallone sanguinoso perso da David, appoggio a Basic che di sinistro fulmina Perin anche grazie alla deviazione fortuita di Gatti. Juve colpita al cuore ma la reazione c'è più che altro di nervi ma comunque un paio di pericoli per Provedel ci sono: sul primo Cambiaso non arriva in tempo all'appuntamento, sul secondo è bravo il portiere in uscita su David. La Lazio? Se ne sta rintanata e riparte bene un paio di volte con Isaksen, poi Guendouzi calcia male da dentro l'area di rigore. L'arbitro Colombo fischia poco, lascia giocare e così si va all'intervallo sull'1-0. Nella ripresa subito dentro Yildiz per Cambiaso, Tudor manda la Juve all'assalto. Entrano tutti i migliori, le prova tutte il tecnico croato con Thuram, Kostic, Openda e Joao Mario, la Lazio arretra ma resiste anche perché la manovra bianconera diventa affannosa col passare dei minuti. Isaksen sfiora il raddoppio prima di lasciare spazio a Pedro (all'inizio del secondo tempo Sarri aveva sostituito l'ammonito Lazzari con Pellegrini), Vecino (esce Basic con i crampi) e Noslin. Prezioso il contributo dell'uruguaiano nell'arrembaggio finale di una Juve davvero brutta ma che reclama, giustamente, un rigore nel finale per fallo di Gila su Conceicao (al minuto 58', però, doveva essere espulso McKennie per doppio giallo). Scatta la festa laziale sotto la Nord per una notte finalmente dolce. La Juve si lecca le ferite e risolve i problemi esonerando Tudor: il meno colpevole rispetto ai dirigenti.
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